I magistrati della procura di Napoli, che indagano sulla morte di Federico Perna avvenuta nel carcere di Poggioreale l'8 novembre scorso, sono ancora in attesa di conoscere l'esito dell'autopsia eseguita dal medico legale Pasquale Giugliano. Secondo indiscrezioni, però, i primi accertamenti escluderebbero segni di pestaggi. Il detenuto, che avrebbe finito di scontare la pena nel 2018, era affetto da una grave malattia al fegato ed era in attesa di trapianto. Sul caso il ministro Cancellieri ha disposto una indagine amministrativa partita ieri. Al momento non ci sono indagati nell'inchiesta condotta dal pm Luigi Musto e coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo. Nel fascicolo si ipotizza il reato di omicidio colposo. L'obiettivo degli inquirenti è soprattutto quello di verificare se vi siano state negligenze nelle cure e nell'assistenza.
I magistrati hanno acquisito i documenti sanitari e quelli relativi al periodo di detenzione trascorso in vari istituti di pena. Agli atti dell'inchiesta anche un referto medico in cui si sottolineava la necessità di un ricovero presso una idonea struttura sanitaria. Da indiscrezioni trapelate sull'autopsia, alla quale ha partecipato anche un consulente indicato dai familiari di Perna, sarebbero esclusi segni di pestaggi sul corpo. Gli arrossamenti sul volto, documentati in due foto diffuse nei giorni scorsi, sarebbero infatti angiomi cutanei e non ecchimosi provocate da traumi. I segni sulla fronte inoltre, secondo quanto trapelato, sarebbero conseguenza di una incisione fatta dal medico legale nel corso dell'autopsia.