Per la morte di Stefano Cucchi lui non c'entra. I giudici della corte d'appello di Roma hanno fatto cadere tutte le accuse nei confronti di Claudio Marchiandi, dirigente del Prap-provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria, che all'esito del rito abbreviato, nel gennaio 2011, era stato condannato a 2 anni di reclusione.
Il pg nel febbraio scorso aveva chiesto la conferma della condanna per falso, favoreggiamento e l'assoluzione per l'imputazione di abuso di ufficio.
I giudici, con presidente Laura Cerini, hanno invece accolto di fatto le richieste e la ricostruzione offerta dal difensore di Marchiandi, l'avvocato Oliviero De Carolis. L'assoluzione è stata completa, "perché il fatto non sussiste". Parte civile si era costituita, oltre alla famiglia di Cucchi, anche il Comune di Roma. Secondo l'impostazione degli inquirenti il ruolo giocato da Marchiandi era quello di avere concorso in qualche modo alla falsa rappresentazione delle condizioni di salute di Stefano Cucchi e farlo così ricoverare nella sezione speciale dell'ospedale Sandro Pertini, nel quale poi il giovane morì nell'ottobre del 2009.
Il processo principale per la morte di Stefano Cucchi è in corso davanti alla III corte d'assise dove sono imputate 12 persone. Si tratta in particolare di 6 medici, di 3 infermieri e di 3 agenti della polizia penitenziaria. È stata disposta una super perizia per accertare le cause del decesso. "Rispettiamo la decisione dei giudici perché per come era stata impostata l'accusa non c'erano i presupposti per giungere ad una decisione diversa. I nostri legali ci avevano preparato a questa assoluzione. Ce l'aspettavamo quindi, ma restiamo comunque molto amareggiati". Così ha detto il papà di Stefano Cucchi, Giovanni, dopo la sentenza della corte d'appello con la quale è stato assolto un dirigente del Prap, Claudio Marchiandi.
"L'impostazione che la Procura ha dato a questa vicenda ci stanno portando al massacro, stanno uccidendo di nuovo Stefano. Adesso speriamo che nel processo principale la superperizia che sarà disposta sia equa e che porti ad una verità che fino ad oggi non è arrivata", ha continuato il signor Giovanni. Il difensore di Marchiandi, l'avvocato Oliviero De Carolis, si è detto soddisfatto della decisione e poi ha aggiunto: "Sarebbe comunque importante conoscere la verità. Lo dobbiamo a Stefano Cucchi e speriamo che sulla sua morte sia fatta luce".