Un romeno di 27 anni, Narces Adrian Manole, si è tolto la vita in una cella del carcere di contrada Petrusa, impiccandosi con un lenzuolo. A scoprire l'accaduto la scorsa notte è stato un agente di custodia, avvertito da altri detenuti. La salma è stata trasferita all'obitorio dell'ospedale "San Giovanni di Dio", per essere sottoposta questa mattina a ispezione cadaverica. Momenti di tensione si sono vissuti all'arrivo all'obitorio dei familiari e amici del romeno. Un folto gruppo di connazionali del giovane ha protestato vivacemente e inveito contro le forze dell'ordine e il regime carcerario. A controllare la situazione alcune pattuglie dei carabinieri e della sezione Volanti.
Il romeno era stato arrestato una settimana fa dai carabinieri di Canicattì con le accuse di resistenza, violenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale. Avrebbe tentato di colpire un muratore e poi si è scagliato contro i militari ferendoli. Sarebbe dovuto comparire in Tribunale per il processo l'8 ottobre prossimo.
Uil-Pa: 45esimo suicidio in cella verificatosi dal primo gennaio 2011 ad oggi
A renderlo noto è il segretario generale della Uil-Pa penitenziari, Eugenio Sarno. "Ad Agrigento da tempo denunciamo condizioni di grave sovraffollamento e di carenze logistiche - aggiunge - Alle otto di questa mattina, infatti, nell'istituto agrigentino risultano detenute 482 persone a fronte di una ricettività massima pari a 248.
Da segnalare, inoltre, come la Direzione del carcere non possa più garantire ai detenuti nuovi giunti nemmeno la fornitura di primo ingresso (lenzuola, stoviglie, ecc.) avendo esaurito i fondi". "Evidentemente il Presidente Napolitano aveva ben ragione - sottolinea il segretario generale della Uil pa Penitenziari - a richiamare la prepotente urgenza di ridare costituzionalità e civiltà al nostro sistema penitenziario. Perché ciò sia possibile - continua Sarno - occorre che tutte le componenti politiche e sociali si impegnino sinergicamente per ricercare e individuare soluzioni possibili e condivise".
"Ancora una volta - aggiunge il sindacalista - sollecitiamo il parlamento ad una discussione sull'emergenza penitenziaria valutando le indicazioni e le proposte che pur giungono dall'interno dello stesso parlamento e dagli operatori penitenziari". La Uil pa Penitenziari "si affida alla sensibilità e alla competenza del ministro Palma perché voglia calendarizzare un incontro con le organizzazioni sindacali per discutere e confrontarsi su un problema, quello penitenziario, che è sempre più una questione sociale, umanitaria, sanitaria e di ordine pubblico".
L'on. Fleres, Garante dei diritti dei detenuti, su suicidio al Petrusa
"Questa volta si è tolto la vita un ragazzo rumeno di 27 anni. Il Sig. Manole, di recente scarcerato, è stato nuovamente arrestato e assegnato al carcere di Agrigento. La scorsa notte si è impiccato nella sua cella e, benché prontamente soccorso, non c'è stato nulla da fare.
Ho già inoltrato, ha proseguito il Sen. Fleres, una lettera al direttore del carcere per acquisire informazioni ma ritengo che Governo e Parlamento debbano affrontare il problema del "pianeta carcere" nella sua interezza. Non sono più sufficienti interventi singoli, utili per risolvere un'emergenza. È necessario prevedere diverse misure che incidano sui molteplici aspetti del problema. Ed in tal seno ho già inoltrato una nota al Ministro della Giustizia.
Inoltre, ha proseguito il Sen. Fleres, ho già condiviso l'iniziativa proposta da alcuni colleghi, insieme alle Associazioni Antigone, Ristretti Orizzonti, A Buon Diritto, Comunità di Sant'Egidio e Conferenza nazionale Volontariato e Giustizia, relativa alla convocazione di una seduta straordinaria del Senato sul tema delle carceri, che oggi con forza ribadisco".