La madre di Daniele Franceschi, il trentaseienne viareggino morto nel carcere francese di Grasse il 25 agosto dello scorso anno, domani inscenerà una protesta davanti all'Eliseo, al ministero di giustizia e ai palazzi istituzionali francesi. A un anno esatto dalla morte del figlio, Cira Antignano, che sarà accompagnata dal suo legale, Aldo Lasagna, si incatenerà davanti alle sedi delle più alte autorità francesi chiedendo "verità e giustizia".
Già nell'ottobre dello scorso anno la donna si recò a Parigi per vedere l'ultima volta suo figlio e per avere chiarimenti sulla sua morte, avvenuta in circostanze misteriose, ma dopo una protesta davanti al carcere di Grasse fu arrestata e rilasciata solo dopo l'intervento del console e la grazia ricevuta dalle autorità francesi per "motivi umanitari".
Franceschi, secondo le autorità transalpine, è deceduto per un infarto in carcere mentre secondo la madre il figlio avrebbe subito maltrattamenti e comunque non avrebbe ricevuto le cure adeguate. A spingere la donna a tornare in Francia domani, spiega all'Adnkronos l'avvocato Lasagna, "il silenzio delle autorità francesi di fronte alle richieste di rogatoria da parte degli inquirenti italiani e il mistero sugli organi di Daniele: a un anno dalla sua morte non si sa che fine abbiano fatto".