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il processo ai nove agenti è stato rinviato... a dopo la prescrizione dei reati
Fonte: Ansa, 5 aprile 2011
5 aprile 2011

È già finito il processo di primo grado ai nove agenti del carcere minorile di Lecce accusati di violenze sui detenuti, rimandato a dopo la prescrizione dei reati. Intanto resta in fin di vita, in rianimazione, Carlo Saturno, parte civile nel processo, che alcuni giorni fa ha tentato il suicidio in cella.

Sei anni fa, quando aveva 16 anni, ebbe il coraggio di denunciare le presunte violenze fisiche e psicologiche che aveva subito nel carcere minorile di Lecce dove era detenuto. Il 31 marzo scorso, oggi 22enne, Saturno ha tentato di impiccarsi in cella nel carcere di Bari. Le sue condizioni sono gravi. È tenuto in vita da macchine, ricoverato nel reparto di rianimazione del Policlinico di Bari.
A Lecce stamattina è dunque "finito" il processo di primo grado in cui Saturno è parte civile, nel quale sono imputati i nove agenti del carcere minorile di Lecce accusati di violenze e lesioni su tre ex detenuti. Il giudice monocratico del Tribunale di Lecce Fabrizio Malagnino ha rinviato l'udienza al 19 giugno 2012, tra più di un anno, quando tutti i reati saranno ormai prescritti.
Cominciato due anni fa, passato attraverso tre diversi giudici, di volta in volta sostituiti perché trasferiti in altri collegi, e ancora oggi alle questioni preliminari, il processo è stato aggiornato a "data immediatamente successiva - ha spiegato il legale di parte civile che rappresenta Saturno, l'avvocato Tonia Rizzo - alla prescrizione dei reati".
Orientamento del tribunale sembrerebbe infatti quello di rinviare tutti quei processi che comunque si prescriverebbero nel breve periodo, per non intasare le sezioni penali già sovraccariche di lavoro a causa della carenza dei giudici.
"Non mi risulta nessun orientamento prestabilito da parte della Procura o del Tribunale a far prescrivere i processi". È stato il commento del presidente dell'Ordine degli Avvocati di Lecce, Luigi Rella, su un presunto indirizzo del Tribunale di Lecce teso a rinviare quei processi a rischio prescrizione oltre i termini. "A Lecce - ha detto Rella - i rinvii sono spesso lunghi, anche di 6-8 mesi, ma i giudici cercano di arrivare a sentenza prima che i reati si prescrivano".
Per i presunti maltrattamenti su Saturno ed i sui compagni, si tornerà dunque in aula tra 14 mesi, per la sentenza di non luogo a procedere a carico di tutti gli imputati per l'avvenuta prescrizione dei reati.
Con le accuse di abusi su minori e violenze che sarebbero stati commessi tra il 2003 e il 2005, sono a processo il capo degli agenti penitenziari Gianfranco Verri, il suo vice Giovanni Leuzzi, sette agenti di polizia penitenziaria (Ettore Delli Noci, Vincenzo Polimeno, Alfredo De Matteis, Emanuele Croce, Antonio Giovanni Leo, Fernando Musca e Fabrizio De Giorgi).
Intanto sul tentativo di suicidio di Saturno la procura di Bari ha avviato un'indagine, che è solo conoscitiva cioè senza indagati né ipotesi di reato, per chiarire le modalità e le circostanze in cui si è verificato il tentativo di suicidio.