In questa rubrica abbiamo in passato raccontato più volte la vicenda di Carmelo Castro. Ricordo che era il febbraio del 2010 quando il Difensore civico di Antigone fu contattato dai familiari di Carmelo, morto a 19 anni nel carcere di Piazza Lanza a Catania. Ai familiari molte cose non tornavano di quel suicidio.
Ma con loro e nostro stupore - scrivevamo - il 27 luglio 2010 il Giudice delle indagini preliminari dispose l'archiviazione del caso, a seguito di una indagine sostanzialmente non fatta.
Carmelo Castro era nella caserma dei carabinieri, mentre i familiari, in un'altra stanza, lo sentivano piangere e urlare. Uscì da lì - a dire dei familiari - con il volto tumefatto. Fu condotto in prigione e da quel momento non sarà più loro consentito incontrarlo. Dopo tre giorni fu trovato impiccato con un lenzuolo al letto a castello (più basso di lui) della sua cella.
Decine gli interrogativi su questa morte. Il 4 gennaio 2011 presentammo un esposto alla procura. Lo fecero anche i familiari. Obiettivo: riaprire le indagini. E le indagini - dopo circa un mese - furono riaperte. Da allora pare che pochi passi in avanti nelle indagini siano stati fatti. Sappiamo che i giudici sono sotto organico, che in Sicilia devono occuparsi di mafia, che l'omertà carceraria e delle forze di sicurezza rende l'inchiesta faticosa. Sappiamo anche però che ci vuole massima determinazione per arrivare in un caso del genere alla verità.
Vorremmo che poliziotti e giudici della Procura di Catania interroghino - con lo stile di Walker Texas Ranger o del commissario Montalbano - i carabinieri che hanno arrestato Castro, la sorella Agatuccia che lo ha visto gonfio all'uscita della caserma, gli operatori penitenziari che hanno raccolto le paure di Carmelo quando era già in carcere, il direttore dell'istituto perché spieghi se e come mai era stato disposto l'isolamento, gli agenti che lo hanno trovato morto, il medico che ha certificato il decesso, il detenuto porta vitto che ha dato l'ultimo pranzo a Castro, da lui mangiato pochi minuti prima di suicidarsi (?). Dalle pagine di Terra e de Linkontro.info - noi che crediamo nella giustizia e nello stato costituzionale di diritto - continueremo periodicamente a chiedere luce su questa vicenda per evitare che finisca nel buio.