Cira Antignano: da Viareggio a Firenze per protestare contro i ritardi della Francia nel trasmettere gli atti relativi al decesso del figlio, Daniele Franceschi. Ma al Consolato nessuno la riceve. Ha protestato contro i ritardi delle autorità francesi nel trasmettere gli atti relativi all'inchiesta sul decesso del figlio, Cira Antignano, madre di Daniele Franceschi, il viareggino morto nel carcere di Grasse. Il sit-in questo pomeriggio a Firenze davanti al consolato transalpino.
Cira Antignano, che da mesi si batte per la verità sulla morte di Daniele, sperava di parlare con il console onorario di Francia ma ha trovato il portone della sede diplomatica chiuso e nessuno l'ha ricevuta. "Avevamo avvisato circa un mese fa che sarei venuta a parlare col console - ha spiegato la donna ai giornalisti - Invece abbiamo trovato il portone chiuso, nessuno ci ha aspettato. Abbiamo fatto un viaggio a vuoto".
"Al console francese - ha spiegato Cira Antignano - avrei spiegato che da sei mesi attendiamo i risultati degli esami sugli organi e in particolare sul cuore di mio figlio, né ci sono stati mandati i suoi effetti personali come vestiti, diari e lettere. Aspettiamo risposte per sapere come è morto effettivamente mio figlio".
Con Cira Antignano sono arrivate a Firenze una cinquantina di persone di Viareggio che insieme ad alcune decine di esponenti dell'area antagonista fiorentina hanno realizzato un sit in davanti al consolato. Esposti striscioni con le scritte "Contro le morti di Stato giustizia per Daniele Franceschi" e "Si vive di ingiustizie si muore di carcere".
Durante la protesta, durata oltre un'ora, sono state ripercorse le varie tappe della vicenda di Francheschi e, in particolare, "le reticenze e le mancate risposte da parte delle autorità francesi, circa ad esempio il fatto se ci siano persone indagate o no", ha detto Cira Antignano che ha anche annunciato di volersi rivolgere al ministro degli esteri Franco Frattini, come già fatto nei mesi scorsi, e al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Nel pomeriggio il sindaco di Viareggio Luca Lunardini ha affermato di "sentirsi moralmente vicino, e credo di essere facile interprete del sentire di tutta la città, a Cira Antignano. Una mamma che vuole continuare a far sentire in ogni modo la propria voce per reclamare quelle risposte che ancora tardano a venire".
"Dopo le voci di avvisi di garanzia che l'autorità giudiziaria francese sembrava dovesse emettere a breve - ha ricordato Lunardini - una nuova cortina di silenzio sembra essere calata sulla vicenda e certo colpisce sgradevolmente anche l'interdizione ad accedere, da parte del medico italiano di parte, agli organi che alcune settimane fa sono stati espiantati dai poveri resti del ragazzo e nei cui esami si nasconde forse la verità".
Lunardini ha aggiunto che pur "nell'assoluto rispetto della autonomia della magistratura francese e ricordando con gratitudine quanto la diplomazia italiana ha fatto in questi mesi, non posso che auspicare con forza risposte il cui solo arrivo potrà permettere ad una madre di piangere finalmente in pace il proprio ragazzo". Cira Antignano si recherà dall'ambasciatore di Francia a Roma, il prossimo 2 febbraio. Lo farà insieme a una delegazione di cui faranno parte Lunardini e il presidente della Provincia di Luca Stefano Baccelli.