A poche ore dall'ultimo suicidio in carcere - il 63esimo del 2010 - accaduto a Sollicciano, l'Osservatorio permanente sulle morti in carcere mette in chiaro che sì, una correlazione tra sovraffollamento e suicidi esiste.
"Raggruppando le 9 carceri dove sono accaduti almeno due suicidi nell'anno - si spiega dall'Osservatorio - si nota che il tasso medio di sovraffollamento è del 176% contro un dato nazionale del 154%. Inoltre, la frequenza dei suicidi è di 1 caso ogni 415 detenuti, mentre la media italiana è di 1 su 1.090". In sostanza, dove l'affollamento è del 22% oltre la media nazionale, la frequenza dei suicidi è più che doppia.
Entrando nel merito dei dati, a Catania nel 2010 ci sono stati due suicidi su 234 detenuti, per un sovraffollamento al 165%. Qui dal 2006 i casi sono stati 5, dato che porta il carcere al secondo posto come frequenza dei suicidi nel quinquennio. È però in Sicilia, a Siracusa, che la conta delle vittime raggiunge il numero maggiore: quattro detenuti a fronte di una popolazione di 515 persone, per una capienza di 309 posti e un tasso di sovraffollamento del 166% (frequenza dei suicidi 1 ogni 128 detenuti). Reggio Emilia (2 suicidi su 314 ristretti) è al terzo posto nella frequenza suicidiaria, con un tasso di sovraffollamento che raggiunge il 188%.
Nel carcere di Sollicciano, invece, si sono verificati 2 suicidi nel 2010, 8 negli ultimi 5 anni. I detenuti sono 1.025 a fronte di una capienza di 497 posti (sovraffollamento del 206%). A Sulmona nel 2010 i suicidi sono stati tre, ma con i suoi 11 casi dal 2006 l'istituto tocca il più alto tasso di suicidi in Italia nel quinquennio. La capienza è di 300 posti, i detenuti sono 444 per un sovraffollamento del 147% e la frequenza di suicidi è stata di 1 ogni 148 detenuti.
Il carcere di Padova Due Palazzi, che pur viene definito un "buon" carcere dagli addetti ai lavori, ha fatto i conti con tre suicidi nel 2010: qui i posti sono 439 e i detenuti 848 (sovraffollamento del 193%, frequenza dei suicidi 1 ogni 282 detenuti).
Anche a Poggioreale (Napoli) e a Rebibbia tre detenuti si sono tolti la vita, ma su popolazioni detenute più numerose (rispettivamente 2.684 e 2.035). Lecce con i suoi 650 posti e 1.551 detenuti ha il tasso di sovraffollamento più elevato in Italia: il 228%. I suicidi sono stati 2, con una frequenza di 1 ogni 775 presenze. Dal 2006 ad oggi si sono registrati 11 casi, con una frequenza che pone il carcere al terzo posto dopo Sulmona e Catania Bicocca.
L'Osservatorio, nel rendere pubblici i dati, ricorda anche che sono i giovani a togliersi la vita con maggiore frequenza: 17 dei detenuti suicidi avevano meno di 30 anni, 21 tra i 30 e i 40 anni. Gli stranieri suicidi sono 15 (24%), mentre i detenuti stranieri sono il 36% della popolazione detenuta. L'impiccagione è il metodo scelto nella maggior parte dei casi (53 su 63), mentre 7 detenuti si sono uccisi asfissiandosi con il gas, 2 avvelenandosi con i farmaci, 1 tagliandosi le vene.