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Ferrante (Pd); morte senegalese in cella a Brescia indegna di paese civile
Fonte: Ansa, 15 dicembre 2010
15 dicembre 2010

"Rinchiudere una persona malata d'asma in una cella gelida solo perché sprovvista del permesso di soggiorno è il risultato indecente del combinato disposto della legge Bossi - Fini e il pacchetto sicurezza, che rendono reato il solo fatto di esistere. Il caso drammatico del cittadino senegalese Alhdy Saidou Gadiaga morto in una cella di sicurezza della caserma dei carabinieri di Brescia in una situazione tutta da chiarire è indegna di un Paese civile, che richiede un'indagine approfondita".
Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, che ha presentato in merito un'interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio. "Alhdy Saidou Gadiaga, in Italia da 15 anni, è stato fermato mentre circolava tranquillamente per le strade di Brescia alla vigilia di una manifestazione di solidarietà per coloro che hanno protestato in cima ad una gru.
In ottemperanza alla legge Bossi/Fini e al pacchetto sicurezza - continua Ferrante - è stato rinchiuso per 36 ore in cella, dove la temperatura era di circa 5°, perché non avendo più il permesso di soggiorno in seguito alla perdita del posto di lavoro. Tutto ciò è avvenuto sebbene un certificato medico italiano comprovasse che fosse malato cronico di asma, ed è morto dopo solo quaranta minuti la chiamata di un'ambulanza". "Si tratta di una vicenda - conclude Ferrante - che unisce all'indignazione per una legge che ha ormai scatenato una vergognosa caccia al negro gli interrogativi gravi sulla condotta di chi aveva in custodia il cittadino senegalese".