Il Comitato per la prevenzione della tortura (Cpt) del Consiglio d'Europa ha condotto dal 14 al 18 giugno scorsi una visita ad hoc in Italia per verificare, anche in seguito a quanto accaduto a Stefano Cucchi nell'ottobre 2009, l'esistenza di problematiche legate alla gestione delle carceri. Lo ha reso noto lo stesso Comitato. In particolare, il Cpt, a quanto si è appreso, ha esaminato la gestione dei servizi sanitari nelle prigioni dopo il passaggio di questa competenza al Servizio sanitario nazionale; le misure che sono state prese per ridurre il numero di suicidi e gli atti di autolesionismo che avvengono dietro le sbarre; i meccanismi esistenti per indagare sulle denuncie di maltrattamento sia di persone arrestate che detenute. Nel corso della visita la delegazione ha incontrato rappresentanti del ministero degli Esteri, dell'Interno, della Salute e della Giustizia oltre a rappresentanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e di organizzazioni non governative.
La delegazione ha inoltre visitato le prigioni di Castrogno (Teramo) e Mammagialla (Viterbo), l'unità sanitaria penitenziaria dell'ospedale Sandro Pertini di Roma, le celle nei tribunali della capitale, oltre alle stazioni dei carabinieri dei quartieri romani di Trionfale, Monte Mario e Ponte Milvio.