"Ora che sono state depositate le perizie mediche di parte ed è stata resa pubblica anche quella dei consulenti della commissione parlamentare, ritengo e spero che si arrivi ad avere le prime risposte sulle conclusioni delle indagini preliminari". Così la sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, a CNRmedia, sulla decisione della commissione d'inchiesta sul servizio sanitario, di rendere noti gli atti dell'inchiesta sulle cure prestate al fratello prima di morire.
"Ringrazio i pm perché all'inizio di tutta questa vicenda, ci siamo trovati davanti ad un muro con la sensazione di sconforto e abbandono e la paura di non avere mai dei riscontri. Invece- ha detto Ilaria Cucchi- ora mi rendo conto che probabilmente le cose sono andate avanti in maniera più spedita del previsto. Ci sono però dei vuoti che io ancora non riesco a capire: per me, come sorella, è fondamentale sapere cos'è accaduto a mio fratello in quei sei giorni, un tempo brevissimo, in cui ha smesso di vivere".
"La mia famiglia ed io in quel momento abbiamo avuto la forza di reagire - ha aggiunto - perché non potevamo accettare che un ragazzo che stava benissimo e conduceva una vita del tutto normale, a parte i suoi problemi di tossicodipendenza, potesse cessare di vivere in soli sei giorni. Però mi domando, tutte quelle famiglie che non hanno la forza, i mezzi e le possibilità di affrontare una simile battaglia, allora non avranno giustizia?".