"Iniziative come queste sono importanti perché rompono il silenzio intorno a morti simili a quella di mio figlio". Lo ha detto Giovanni Cucchi, padre di Stefano, il giovane morto a Roma all'ospedale Sandro Pertini dopo essere stato arrestato e detenuto per possesso di droga, partecipando ieri a Pisa all'iniziativa Verità una, giustizia nessuna per portare alla ribalta le storie di persone morte "per mano di uomini in divisa al servizio dello stato" alla quale han preso parte un centinaio di persone.
"Noi non siamo contro le istituzioni - ha aggiunto Rita Cucchi, la madre di Stefano - ma vogliamo solo che paghino per le loro responsabilità quella manciata di persone che disonorano lo Stato anziché essere al suo servizio". Stefano Cucchi, morì il 22 ottobre 2009 nel reparto giudiziario dell'ospedale Pertini e i genitori sospettano che sia stato vittime di percosse.
"Adesso aspettiamo che i magistrati - ha concluso Giovanni Cucchi - formulino le imputazioni anche alla luce del lavoro dei nostri periti e del fatto acquisito che le fratture sul corpo di mio figlio non erano pregresse, ma sono recenti e dimostrano che è stato colpito con violenza". All'iniziativa hanno partecipato anche familiari e amici di Niki Aprile Gatti, Manuel Eliantonio, Marcello Lonzi, Riccardo Rasman, Giuseppe Uva, Stefano Frapporti, Aldo Bianzino, Francesco Mastrogiovanni, Simone La Penna, Bledar Vukaj e Carlo Giuliani.