Niki Aprile Gatti, Manuel Eliantonio, Marcello Lonzi, Francesco Mastrogiovanni, Riccardo Rasman, Giuseppe Uva, Stefano Frapporti, Aldo Bianzino, Simone La Penna, Bledar Vukaj, Carlo Giuliani, Federico Aldrovandi, e Stefano Cucchi.
Nomi che non appartengono solo alla cronaca, ma alla memoria del presente per essere "i nomi di ragazzi morti". Gli stessi nomi sono emersi nella presentazione che ieri, presso il Circolo Utopia, ha introdotto l'iniziativa "Verità Una, Giustizia Nessuna", in programma presso la Terrazza Leo Caffè alla Stazione Leopolda in piazza Guerrazzi, nella giornata di sabato 24 aprile. I familiari, e soprattutto le madri dei ragazzi nominati incontreranno la città per raccontare la lunga attesa di una verità che nella maggior parte dei casi citati non è mai arrivata, e per ricordare insieme le lotte quotidiane perché questa verità emergesse chiara, senza zone d'ombra.
Solo meno di un mese fa il caso di Marcello Lonzi è stato oggetto di una seconda richiesta di archiviazione, arrivata proprio pochi giorni prima della presentazione della contro-perizia che avrebbe fornito nuovi elementi alle indagini in corso sulla morte in carcere del giovane livornese. Dopo l'annuncio del procuratore capo di Livorno De Leo sulla richiesta di archiviazione, Maria Ciuffi era intervenuta all'Università di Pisa per parlare di suo figlio, durante la discussione sul libro a fumetti "Zona del silenzio" (di Antonini e Spataro, Minimum Fax), sul caso Aldrovandi. La madre di Marcello si disse delusa ma non amareggiata. "Non mi aspettavo niente di diverso - spiegò - già da tempo ho smesso di aver fiducia nella giustizia".
Ecco, quelle che sabato si incontreranno sulle terrazza della Leopolda sono storie e battaglie per avere giustizia: "Anche se ormai - ha spiegato Maria Ciuffi durante la conferenza stampa di ieri - non crediamo più nel lavoro dei magistrati. Quando qualcuno muore in carcere o in altre strutture italiane si cerca sempre di insabbiare. Un esempio? Il 19 maggio a Livorno si terrà l'udienza davanti al Gip che dovrà decidere sulla nuova richiesta di archiviazione del caso di Marcello avanzata dalla procura. E il giudice è lo stesso che ha già archiviato una volta il caso di mio figlio".
Il gruppo "Zone del Silenzio" (composto da Collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud, Collettivo Aula R, Coordinamento antifascista antirazzista pisano, Gruppo discussione carcere Pisa, Osservatorio antiproibizionista-Canapisa crew, Associazione Aut-Aut) è nato proprio dalla necessità di mettere in contatto queste storie di quotidiana lotta, ma anche di dolore troppo spesso senza voce, con la cittadinanza, con l'opinione pubblica. L'iniziativa di sabato tratterà di tutti i morti nelle cosiddette istituzioni "totali", quali carceri, ospedali psichiatrici giudiziari, ospedali psichiatrici. Anche se non potrà essere presente quel giorno, anche Haidi Giuliani ha aderito all'iniziativa.
"Stiamo preparando un blog - ha raccontato Sebastiano Ortu di Zone del Silenzio - che verrà presentato proprio il 24 aprile. Sarà uno spazio dedicato alla vicenda di Marcello Lonzi e a tutte le storie di cui parleremo sabato, un luogo di ricerca necessario a sollecitare un maggior movimento di opinione pubblica".
Dopo la presentazione del lavoro di Antonini e Spataro, il gruppo che aveva organizzato l'evento si è consolidato, dando vita a un'entità articolata come Zone del Silenzio. "Dei casi noti alla cronaca - continua Sebastiano - l'unico che ha avuto un esito giudiziario certo è stato quello di Aldovrandi. Ma purtroppo si tratta di un'eccezione. Sulle altre morti pesa il sospetto che nessuno riuscirà mai a far emergere una verità definitiva"
"L'iniziativa di sabato - conclude Sebastiano - vorrebbe far raccontare a tutti i familiari la loro storia, facendo emergere le diverse esperienze di ciascuno. Da parte sua, infatti, Zone del Silenzio raccoglie in sé competenze che vanno dalla psichiatria all'antiproibizionismo, fino allo studio sui media, i quali hanno avuto sempre un ruolo di primo piano, nel bene e nel male, nel concorrere a stabilire o meno una verità su queste vicende".
L'appuntamento è dunque per le 15.00 di sabato 24, quando si terrà una conferenza stampa convocata insieme alle madri delle vittime. L'iniziativa invece avrà poi inizio per le 16.00, e si chiuderà con un aperitivo a partire dalle 19.