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Ilaria Cucchi e Manconi; cambiare nome al "Pertini"
Fonte: Apcom, 26 marzo 2010
26 marzo 2010

Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano Cucchi, il detenuto morto nel reparto protetto dell'ospedale Pertini di Roma, e Luigi Manconi, presidente dell'associazione A Buon Diritto, ed ex sottosegretario alla giustizia, rilanciano "Non chiamare più Pertini il Pertini", l'ex presidente della Repubblica Sandro Pertini "non merita che il suo nome venga accompagnato ad un ospedale dove un detenuto è lasciato morire di fame e di sete". E fanno propria la proposta del Secolo d'Italia di intitolare quell'ospedale proprio a Stefano Cucchi.

"Abbiamo molto apprezzato il fatto che un gruppo di autorevoli socialisti (Luigi Covatta e redattori e collaboratori di MondOperaio) abbia chiesto alle due candidate alla presidenza della regione Lazio di cambiare il nome cui intitolato attualmente l'ospedale Sandro Pertini", dichiarano in una nota congiunta la sorella di Stefano e Manconi, sottolineando: "La motivazione limpida e da noi interamente condivisa: Sandro Pertini non merita che il suo nome venga in qualsiasi modo avvicinato a quello di un ospedale in cui un altro detenuto, Stefano Cucchi, stato lasciato morire di fame e di sete. E ancor più abbiamo apprezzato che, della storia di Pertini, si sia voluto ricordare anche la lunga detenzione".

"Forse - proseguono - è davvero giusto raccogliere l'indicazione che, in proposito, viene da un quotidiano di opposta posizione politica e culturale, il Secolo d'Italia: intitolare quell'ospedale a una persona che vi ha trovato la morte per responsabilità di coloro che, per competenza professionale e giuramento deontologico, dovevano salvargli la vita". Perché , spiegano "intitolare l'ospedale a Stefano Cucchi, morto per violenza e omissione di soccorso, non significa porre sotto accusa lo Stato: significa, al contrario, ricordare quella che la sua prima e fondamentale missione. Ovvero la protezione dell'incolumità di quanti si trovino sotto la sua tutela".