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Fermo: detenuto suicida aveva scritto al Garante delle Marche
Fonte: Ansa, 25 febbraio 2010
25 febbraio 2010

Aveva scritto anche al Garante regionale per i diritti dei detenuti Vincenzo Balsamo, il detenuto morto suicida nel carcere di Fermo. Lo rende noto lo stesso ombudsman Samuele Animali, secondo cui "non si tratta di fatalità, ma lo stato del nostro sistema carcerario ne è la concausa; lo sanno e lo denunciano anche gli operatori e tutti coloro che per lavoro, per le conseguenze di scelte scellerate o per impegno volontario frequentano i penitenziari".

"Balsamo - ricorda Animali - ci aveva scritto quand'era nel carcere di Fossombrone, chiedendo un colloquio che non c'è stato tempo di organizzare. Dopo poco uscì da quel penitenziario e ne perdemmo le tracce. È triste ritrovare ora il suo nome sulle pagine di cronaca. Anche le istituzioni possono essere crudeli, specie con i più deboli. Lo abbiamo visto anche con gli ammalati che non ricevono cure adeguate e tempestive o i bambini che vengono sottratti ai genitori o costretti a vivere in cella".

"L'appello - seguita Animali - è ad avvicinarsi al carcere, far entrare le persone negli istituti: volontari, politici, giornalisti, istituzioni pubbliche, scolaresche e altri visitatori. Solo una profonda consapevolezza che il carcere e le persone che lo abitano sono parte integrante della società civile può aiutare a capire che la strada da imboccare deve avere a riferimento la tutela della dignità di ogni uomo".

Balsamo, che era stato arrestato da pochi giorni in seguito alla revoca dell'affidamento in prova ad una comunità di accoglienza, aveva scritto con alcuni compagni di cella anche una lettera ad Antigone per fare ricorso, tramite l'associazione che si batte per i diritti nelle carceri, alla Corte europea per i diritti dell'uomo contro il sovraffollamento nel penitenziario di Fermo.