Aveva tentato di uccidere il suo vicino di casa nel gennaio 2008 e per questo era detenuto nel carcere di Vibo Valentia, dove ieri si è tolto la vita: è un quarantaduenne di Taurianova l'undicesimo suicida in meno di due mesi nelle carceri italiane. Dopo aver scritto una lettera ai familiari, l'uomo ha appeso il proprio accappatoio alla finestra della cella in modo da impedire la visuale e si è tolto la vita impiccandosi con le lenzuola. Si tratta del quarto suicidio in 36 ore nelle carceri italiane, dopo gli episodi di Padova, Brescia e Fermo.
"Troppo. Davvero troppo - è il commento dell'Uilpa -. Le undici auto soppressioni avvenute all'interno dei penitenziari italiani in questo 2010, ripropongono drammaticamente la necessità di individuare soluzioni necessarie a ripristinare condizioni di legalità , dignità e civiltà all'interno delle nostre prigioni. Per questo vogliamo auspicare che gli impegni assunti dal Ministro Alfano circa una corsia preferenziale per le norme accompagnatorie al piano carceri, utili a deflazionare le presenze detentive, trovino attenzione ed accoglimento nel Governo e nell'intero Parlamento. La questione penitenziaria è una questione sociale ed il suo dramma rappresenta una vergogna nazionale, che un Paese civile come l'Italia non merita e non deve consentirsi".
"Un'Amministrazione attenta e vigile avrebbe già trovato almeno una qualche soluzione tampone -prosegue il comunicato -. Penso all'adozione delle lenzuola monouso di carta, al posto di quelle in tela attraverso le quali si pongono in essere la maggioranza dei suicidi. Ma soprattutto è necessario implementare e recuperare risorse umane. Ciò deve avvenire attraverso la duemila assunzioni straordinarie annunciate da Alfano e attraverso un intelligente progetto di recupero degli sprechi, che sono tanti".