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Trento: teatro e corteo, per chiedere verità su morte Stefano Frapporti
Fonte: Trentino, 8 febbraio 2010
8 febbraio 2010


Com'è morto Stefano Frapporti? Secondo la magistratura si è suicidato in cella dove era detenuto per possesso di hashish. Per questo il pm Fabrizio De Angelis sarà il 18 febbraio dal gip per chiedere l'archiviazione dell'indagine sul decesso. Ma la domanda iniziale continuano a farsela gli amici e i parenti di "Cabana" (il soprannome di Frapporti), che hanno davanti un folto calendario di iniziative.

Sono già partite, indirizzate anche alla magistratura, molte cartoline prestampate con un collage di "lenzuolate" per Stefano. Si tratta di foto scattate ai balconi e alle finestre di chi ha esposto cartelli o striscioni per ricordare il muratore morto in circostanze così tragiche. Poi ci sarà una manifestazione pubblica per il giorno precedente l'udienza: il ritrovo è in piazza Loreto, poi la sfilata nelle vie del centro.

Il 18 febbraio, durante l'udienza gip, ci sarà invece il presidio davanti al tribunale. La posizione della famiglia, affidatasi all'avvocato trentino Gianpiero Mattei, è che prima di archiviare vadano eseguite ulteriori verifiche sui campioni organici prelevati dal corpo. In particolare, i famigliari vogliono sapere le ragioni della presenza di due punture sul braccio di cui non esistono spiegazioni: Stefano non aveva fatto esami del sangue, né altre iniezioni prima di arrivare in carcere la sera del 21 luglio 2009.

Il 16 febbraio i famigliari di Stefano Frapporti saranno a Roma alla manifestazione nazionale organizzata dalla madre di Marcello Lonzi, morto in cella in circostanze ancora da chiarire, per promuovere una raccolta firme contro le "morti di carcere" che verrà presentata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Com'è morto Stefano Frapporti?" è anche il titolo della pièce teatrale rappresentata già due volte alla Filarmonica: verrà riproposta il 20 febbraio al teatro S. Leonardo di Bologna e il 7 marzo a Venezia.