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Ilaria Cucchi; penso ad una associazione per i diritti
Cinzia Gubbini
Fonte: Il Manifesto, 7 gennaio 2009
7 gennaio 2010

"Per il momento non c'è niente di ufficiale, non so se stanno pensando di propormi una candidatura", dice Ilaria Cucchi. Stando a un'intervista di ieri a La Repubblica della neo candidata alla guida del Lazio Emma Bonino, i Radicali la vorrebbero per la battaglia delle regionali: "La sua forza e la sua compostezza sono asset straordinari".

Per Ilaria - sorella del giovane Stefano, morto in un letto del reparto carcerario Sandro Pertini dopo una settimana d'inferno seguita a un fermo per droga - si tratta dell'ennesima scossa in una vita che in pochi mesi è cambiata drasticamente. 35 anni, due figli, un lavoro da amministratrice di condominio, cattolica praticante e con pochissimi grilli per la testa, Ilaria Cucchi è ormai diventata un personaggio pubblico. È stata ospite delle più importanti trasmissioni televisive, la sua faccia è finita su giornali e rotocalchi.

L'opinione è unanime: ha un volto che buca lo schermo. La sua compostezza vince tra un pubblico saturo di chi rincorre sempre la parola in più. Lei, invece, è abituata a parlare senza sbavature. Ora arriva la possibilità di accedere, in qualche modo, alla "stanza dei bottoni": "Voglio ancora ragionarci, parlare con chi mi è stato vicino in questi mesi - dice - sono molto concentrata sulla mia battaglia per ottenere giustizia per Stefano. Quando si aprirà il processo sarà necessario molto impegno. Non penso di avere molto tempo per altro. Almeno per ora".

Un futuro impegno politico di Ilaria, dunque, non è impossibile, e intanto nel fine settimana parteciperà all'assemblea dell'associazione Radicali Roma: "I Radicali mi sono stati molto vicini, li ringrazio per tutto quello che hanno fatto. Entrare in politica? Io vorrei solo rendermi utile, poter impedire che in futuro accadano cose come quelle che sono successe a Stefano. Per la verità penso che sia più vicino a me un impegno in un'associazione, qualcosa di questo tipo. Francamente non ho mai avuto nessun tipo di aspirazione politica", Non che Ilaria non abbia idee politiche "ma il voto è segreto!", tiene a precisare. Basti dire, però, che non ha mai votato a sinistra: "Sono sempre stata una persona con una fiducia illimitata nelle istituzioni e nelle forze dell'ordine. Tra il tanto dolore che io e la mia famiglia stiamo affrontando c'è anche quello di vedere che le cose non funzionano sempre come pensavamo. Non è assurdo che, dopo tutto quello che è accaduto a Stefano nessuna istituzione abbia ancora ammesso delle responsabilità?".

Lo spirito battagliero non le manca, e confessa che già in passato, prima che Stefano morisse, una conoscenza di famiglia impegnata nella politica comunale le aveva proposto di scendere in campo: "Ma perché sono una che sa muoversi, e che ha sempre avuto a cuore i diritti delle persone. Banalmente anche nella mia attività di amministratore di condominio mi è capitato di affrontare situazioni delicate, e riuscire a ottenere l'impegno dell'amministrazione pubblica per risolvere la situazione".

Certo, alcune battaglie dei Radicali "le sostengo pienamente: tutte quelle che mirano a difendere le persone". Altre sono in contrasto con il suo credo religioso, come le campagne per l'aborto e l'eutanasia: "Ma - dice Ilaria ho anche imparato che le situazioni bisogna viverle, prima di giudicare". E ammette: "Fino a qualche tempo fa avessi sentito una storia come quella di Stefano, come prima cosa avrei pensato: se la sarà cercata. Oggi ho imparato che bisogna guardare a fondo delle cose, prendere in considerazione tutti i punti di vista".