Si augura "che al più presto ci siano delle risposte alle numerose domande sul perché Stefano è morto e sul perché aveva tutte quelle lesioni" Ilaria Cucchi, la sorella del giovane di 31 anni morto il 22 ottobre scorso all'ospedale Sandro Pertini di Roma.
La Cucchi era presente oggi davanti al Palazzo di Giustizia di Perugia, dove si è svolta una manifestazione per chiedere la non archiviazione del fascicolo per omicidio a carico di ignoti avanzata dal pubblico ministero Giuseppe Petrazzini per la morte di Aldo Bianzino, il falegname arrestato il 12 ottobre dell'anno scorso per la coltivazione di alcune piante di canapa indiana e morto in carcere a Perugia due giorni dopo.
"Si continuano a raccogliere testimonianze e ho l'impressione che le cose stiano andando avanti anche in maniera rapida - ha detto Ilaria Cucchi in riferimento alla vicenda del fratello - voglio fidarmi del lavoro della magistratura e voglio augurarmi che al più presto ci siano delle risposte alle nostre domande. L'unica speranza che posso avere è che rapidamente ci vengano date delle risposte. Il mio unico intento adesso è quello di dare voce a quello che è successo a Stefano".
Ilaria Cucchi ha spiegato di essere venuta a Perugia per dare il suo sostegno e il suo appoggio morale al figlio di Aldo Bianzino, Rudra, che "in questo momento - ha detto - è solo ad affrontare questa battaglia e a chiedere verità e giustizia per la morte di suo padre". "Capisco il dolore che prova e il suo enorme bisogno di avere verità e giustizia anche per poter elaborare il suo lutto - ha concluso la sorella di Stefano Cucchi - senza una spiegazione e senza dei colpevoli diventa tutto più complicato".