Si chiamava Massimiliano Menardo, aveva 36 anni e risiedeva a Buglio in Monte (Sondrio), il detenuto che ieri sera si è tolto la vita nel carcere di Sondrio. A lanciare l'allarme al 118 sono stati gli agenti della polizia penitenziaria, allertati da un altro recluso.
Inutile ogni tentativo di rianimare l'uomo, che sembra si sia impiccato legando la cintura dell'accappatoio alle inferiate della sua cella. Secondo quanto si è appreso, Menardo era da poco rientrato nel penitenziario, dopo aver trascorso la giornata in libertà, perché godeva del regime di semidetenzione.
Il detenuto, che aveva precedenti, doveva scontare una pena di un anno e quattro mesi per lesioni personali aggravate, per aver aggredito un uomo procurandogli una lesione permanente al volto. Sulla morte di Menardo sono in corso indagini da parte dei carabinieri di Sondrio, che hanno allertato il magistrato Luisa Russo. La Procura ha disposto l'autopsia. Oggi si è tenuta una riunione all'interno del carcere fra il direttore e il comandante degli agenti di polizia penitenziaria. Il detenuto non avrebbe lasciato nessun biglietto.