Una fiaccolata e una lettera indirizzata al Prefetto Domenico Mannino in cui si chiede che "si faccia interprete presso le sedi competenti per la ricerca della verità sul caso di Marcello Lonzi". Questa l'iniziativa organizzata dalla mamma di Marcello, Maria Ciuffi, e dal Movimento antagonista livornese insieme a Rc per richiamare l'attenzione sulla vicenda del giovane detenuto misteriosamente deceduto alle Sughere nel luglio 2003.
In un centinaio sono partiti da piazza della Repubblica, passati poi dal presidio degli ex Delphi (mentre alcuni lavoratori hanno acceso gli accendini per solidarietà), infine raggiungendo la prefettura. "La chiusura delle indagini è stata posticipata di un mese - si sfoga Ciuffi - seppure siano già stati raccolti tutti gli indizi. Stanno cercando di far cadere tutto in prescrizione.
Cosa aspettano a riaprire il processo? Voglio giustizia e verità per mio figlio. Non è morto per cause naturali". All'iniziativa era presente anche Haidi Giuliani, la mamma del ragazzo ucciso durante il G8 di Genova: "Stanno cercando di cancellare e rendere invisibili morti come quelle di Marcello". Alla fiaccolata ha partecipato il consigliere di Rc Lorenzo Cosimi: "Con che coraggio si dice che Marcello è morto per cause naturali? Le avete viste le tragiche foto?".