Rosario Vollaro, 38enne, uno dei figli del boss di Portici, Luigi, detto "Ò Califfo", è stato trovato senza vita nella Casa Circondariale di Borgo San Nicola, dove era stato trasferito di recente.
Ha usato un lenzuolo per impiccarsi nella cella nella quale era stato destinato. Si è tolto la vita così, nel carcere di Borgo San Nicola, a Lecce, Rosario Vollaro, 38enne. L'hanno trovato gli agenti di polizia penitenziaria quando non c'erano più speranze. Vollaro era stato trasferito sabato scorso dal carcere di Poggioreale nella casa circondariale del capoluogo salentino, su disposizione del ministero dell'Interno. Nella cella non è stata trovata una lettera, neanche poche righe per spiegare il gesto. L'autopsia sarà affidata al medico legale Alberto Tortorella.
Vollaro era noto nel napoletano per essere uno dei figli del capo del clan della zona di Portici, Luigi, detto "Ò Califfo", al momento a sua volta detenuto. Di recente Rosario Vollaro era stato arrestato dagli agenti di polizia della squadra mobile e del commissariato di Portici, in relazione ad un caso di presunta estorsione nei confronti di una ditta che gestisce i parcheggi pubblici comunali. Insieme a lui, anche due altre persone, il fratello Raffaele e Giovanni Spina. Qualche anno addietro, un altro fratello di Rosario Vollaro, Ciro, si suicidò nel carcere di Rebibbia. Diventato collaboratore di giustizia, diede impulso a diverse indagini di rilievo sul clan retto dal padre.