Nuovo presidio di protesta per la vicenda della morte di Marcello Lonzi, avvenuta nel carcere delle Sughere. È stato indetto per mercoledì 22, alle 10 del mattino davanti alla Procura della Repubblica, dalla madre di Lonzi, Maria Ciuffi, e da gruppi antagonisti della rete blackbloc.net.
"Per coprire la responsabilità degli agenti di polizia penitenziaria - dicono i promotori del presidio - si indaga addirittura il compagno di cella". Secondo quanto sostengono gli antagonisti, la nuova perizia effettuata sul corpo di Marcello Lonzi avrebbe "accertato quello che tutti sapevamo: che è stato ucciso. E sappiamo anche che ad ucciderlo sono stati alcuni tra gli agenti del carcere delle Sughere di Livorno, dove era detenuto".
I gruppi che daranno vita al presidio fra tredici giorni attaccano in maniera assai determinata la magistratura livornese che indaga sulla vicenda: "Di fronte all'impossibilità di tirare fuori di nuovo la storia della morte "per cause naturali", ha inventato una nuova storia: adesso è accusato di omicidio volontario l'allora compagno di cella di Marcello, il quale (probabilmente minacciato) aveva dichiarato prima di dormire e non essersi accorto di niente, e poi di non essere in cella al momento della morte.
Dichiarazione, quest'ultima, confermata anche da altri detenuti. Per far tornare i conti, è stata aggiunta dalla Procura della Repubblica un'altra accusa che suona come una vera e propria presa in giro: anche due agenti sono stati indagati... per "mancata vigilanza"!".