"Ha massacrato di botte un internato, invalido psichico al 100% tirandogli un pugno in un occhio, e lo ha buttato giù dalle scale". Il protagonista dell'episodio sarebbe una guardia carceraria. La denuncia arriva dall'Opg in una lettera scritta da un altro internato. Le lettere sono state inviate al garante dei detenuti Franco Corleone che auspica l'avvio di un'indagine interna e l'interessamento della magistratura.
Frasi in un italiano incerto ma con fatti circostanziati e alla presenza di testimoni. Che fanno rabbrividire anche perché l'episodio raccontato non sarebbe l'unico: di violenze e pestaggi ne sarebbero accaduti altri nell'ospedale psichiatrico. Fino alle spinte "sotto la doccia gelata per chi si ribella". Le lettere sono state inviate a ottobre e a novembre al garante dei detenuti del Comune di Firenze Franco Corleone che si auspica l'avvio di un'indagine interna e l'interessamento della magistratura.
Da tempo dall'Opg arrivano segnalazioni di disagi. Il problema che va avanti da ormai molti mesi è quello del sovraffollamento. A fronte di una capienza massima sulle cento unità, il numero dei ricoverati al momento è circa del doppio, quasi 200. In cella si ritrovano a coabitare anche dieci persone, magari con patologie e storie criminali molto diverse tra loro. Come se questo non bastasse, alcune settimane fa è esplosa la protesta per l'acqua ghiaccia.
Gli internati, pur essendo già iniziata la stagione autunnale, non avevano a disposizione l'acqua calda. E qualcuno per protesta ha messo in pratica anche lo sciopero della doccia. Ora emergono i casi di violenza di cui si sarebbero resi protagonisti alcune guardie carcerarie. In una lettera scritta a ottobre si racconta di "un internato minacciato all'uscita della biblioteca con un mazzo di chiavi e poi gettato in una pozzanghera".
E poi di "urla strazianti che provengono dai ricoverati spinti sotto la doccia gelata a scopo punitivo". E poi ancora altri episodi inquietanti. Tutti episodi da verificare. Ma che secondo Franco Corleone potrebbero essere in gran parte veri. "Le stesse segnalazioni - spiega ancora il garante - ci arrivano anche da altre fonti. Ho elementi per ritenere che non si tratti di denunce frutto di fantasia. Mi augurerei che fossero false ma purtroppo temo che ci sia molta verità".
Ecco perché Corleone ha chiesto l'intervento del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Dopo la denuncia, non è stato possibile verificare i fatti con i due direttori, Franco Scarpa e Maria Grazia Grazioso, entrambi non in servizio. L'Asl, però, che è subentrata da settembre nella gestione sanitaria della struttura, smentisce che ci sia ancora un problema di acqua calda o di riscaldamento come denunciato nelle lettere in possesso di Corleone.
"L'Asl si sta interessando delle questioni sanitarie - spiega l'azienda - che verranno riorganizzate. E per questo è già stato individuato un medico referente". "Per quanto riguarda i pestaggi - spiega ancora - non sono arrivate segnalazioni dal personale sanitario impiegato nell'Opg". E, proprio all'inizio di questa settimana, è stata fatta una visita all'interno da parte del direttore generale Eugenio Porfido e di quello sanitario Enrico Roccato. Proprio in base a questo sopralluogo l'Asl 11 si detta "preoccupata per il sovraffollamento registrato nell'Opg".
I racconti nelle due lettere
Ecco alcuni passi delle due lettere che sono state indirizzate al garante dei detenuti. "Egregio signor Corleone, ho finalmente deciso di scriverle per denunciare le atrocità dell'ospedale psichiatrico giudiziario". "Ad agosto sono partiti per le ferie e ci hanno lasciato 28 giorni senza il cambio lenzuola, il sovraffollamento è cronico senza distinzione tra malati gravi e malati senza patologie alcuna, punizioni, vessazioni di tutti i tipi verso coloro i quali si ribellano, riduzione delle ore lavorative retribuite".
"C'è dell'altro. Lunedì 13 ottobre alle ore 14,30 all'uscita dalla biblioteca in presenza della educatrice Ilaria, e di altri testimoni... con un atto volontario di pura violenza una guardia prima minacciava di picchiare con il mazzo di chiavi delle celle poi buttava per terra malamente in una pozzanghera un celebroleso sordomuto dalla nascita che non poteva difendersi. Successivamente, venivo informato che lo stesso episodio era accaduto due volte in precedenza, con altri agenti in servizio".
"Purtroppo devo denunciare altri episodi vergognosi di violenza e pestaggi gratuiti ai danni di inermi internati invalidi. Lunedì 10 novembre davanti al portone della biblioteca dell'Opg, in presenza della vice-direttrice sanitaria dottoressa Stefania Matteucci, un agente picchiava un ragazzo, tirandogli un pugno, calci, e sbattendolo a terra, dopo un diverbio verbale tra i due. Domenica mattina, 16 novembre un agente in servizio nella sezione "Torre" alle ore 9 massacrava di botte un internato (invalido psichico al 100%), tirandogli un pugno dritto in un occhio, causando la tumefazione facciale, causandogli un taglio in testa di cinque centimetri, e buttandolo giù dalle scale. Questo internato non ha nessuna consapevolezza di ciò che gli è capitato, nonostante urlasse per le botte ricevute durante il pestaggio".