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Immigrazione: operaio clandestino lasciato morire in campo
Fonte: L'Unità, 11 luglio 2008
11 luglio 2008

Non hai il permesso di soggiorno? E allora non ti soccorro. Anzi, ti nascondo. È così che è morto Vijai Kumar, l'indiano di 44 anni clandestino in Italia trovato morto in un campo a Viadana, paesano del mantovano a fine giugno.

L'uomo si è sentito male il 27 giugno scorso sul campo dove stava lavorando in nero ma il proprietario avrebbe dato ordine ad altri braccianti di spostarlo in un altro luogo. Per non rischiare una multa, lo ha fatto morire. Vijai è stato poi trovato distante dal campo, accanto ad un filare di alberi dove poi i soccorritori, lo stesso giorno, lo hanno trovato ormai morto. Il titolare dell'azienda agricola "Mario Costa" in cui lavorava l'indiano è stato denunciato a piede libero per omicidio colposo e multato di 90 mila euro per utilizzo di manodopera irregolare.

Le campagne del ricco nord si confermano prontissime a sfruttare la manodopera in nero, sfruttando i disperati che arrivano, sottopagandoli con il ricatto del mancato permesso di soggiorno. Il titolare di una cooperativa viadanese (cooperativa Facchini Vitellini, G.M. 63enne residente a Viadana) che aveva fornito all'azienda otto lavoratori, oltre all'indiano morto, è stato denunciato per caporalato. Durante il blitz dei carabinieri e dei funzionari dell'ispettorato del lavoro sono stati trovati al lavoro altri quattro extracomunitari impiegati in nero.