Un detenuto di 23 anni, recluso a Rebibbia, si è ucciso respirando il gas di una bomboletta da campeggio. Lo rende noto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni spiegando che l'uomo, Massimo, con due figli che lo aspettavano fuori dal carcere, era tossicodipendente ed era detenuto in una cella al reparto G 11 del carcere romano. A dare l'allarme sono stati gli altri detenuti. È intervenuto il personale dell'infermeria con un defibrillatore, ma non c'è stato nulla da fare. "Si continua a morire in carcere - ha detto Marroni - in un momento in cui si parla di inasprimento e di certezze delle pene. Non vorrei passasse in secondo piano la funzione di recupero sociale, di quelli che anche se in carcere sono pur sempre cittadini di questa società". Lunedì scorso era morto per cause naturali, per un tumore, nello speciale reparto per detenuti dell'ospedale Sandro Pertini un palestinese di Gaza.