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Ilaria e Miran, diciannove anni senza verità
Paola Staccioli
20 marzo 2013

Ilaria Alpi, giornalista del Tg3, viene uccisa a Mogadiscio insieme all'operatore Miran Hrovatin. Il plumbeo scenario della Somalia le è familiare. Ma questa volta il colpo è grosso. Conferme di traffici fra l'Italia e la Somalia. Bustarelle e kalashnikov ai gruppi politici locali in cambio della disponibilità a gettare in mare o sotterrare fusti di rifiuti tossici e radioattivi. Protagonisti sono equivoci uomini d'affari, politici corrotti, servizi segreti. Il tutto dietro la maschera degli aiuti umanitari. L'Africa come pattumiera dell'occidente industrializzato. Cooperazione allo sviluppo, la chiamano. Il governo Craxi ci mette una valanga di soldi.

Il 20 marzo 1994 Ilaria e Miran sono a Mogadiscio. La capitale somala è terra di combattimenti fra i due signori della guerra. Le Nazioni unite mandano soldati, armi. Che producono altri disastri. E ostilità. La missione, Restore Hope, crolla sotto il peso degli interessi che l'hanno mossa. Nel marzo 1994 l'occidente abbandona il paese, dopo aver contribuito a creare caos.

Due colpi secchi alla tempia uccidono Ilaria e Miran. Un'esecuzione. Le salme arrivano a Roma avvolte di bugie. La ricerca di esecutori e mandanti si infrange su un muro di menzogne. Vari magistrati, due Commissioni parlamentari di inchiesta e una governativa non hanno fatto giustizia. L'ultima è annegata nel 2006 in una ambigua gestione. La tesi del presidente, Carlo Taormina, è sconcertante. Niente traffici niente armi. Niente di niente. Puro caso. Un oltraggio alla verità. Mentre i rifiuti tossici restano lì, sepolti in terra somala. Insieme alla giustizia per Miran e Ilaria.

(Sintesi della biografia di Ilaria Alpi dal libro 101 donne che hanno fatto grande Roma, di Paola Staccioli, Newton Compton 2011)

#giustiziaperilaria

A 19 anni dalla morte di ILARIA ALPI e MIRAN HROVATIN, avvenuta il 20 marzo 1994 a Mogadiscio in Somalia, il presidente dell'Associazione ILARIA ALPI Mariangela Gritta Grainer traccia un ricordo su questi anni di lotta, prima dei genitori di Ilaria, Giorgio e Luciana e poi della società civile, facendo anche il punto sul caso giudiziario.

Oggi l'Associazione Ilaria Alpi lancia, con una lettera aperta un appello ai nuovi presidenti di Camera e Senato perchè si continui ad indagare in nome della verità e della giustizia.

E PER NON DIMENTICARE, lanciamo una campagna su Twitter con questo tweet:

20 marzo '94 venivano uccisi IlariaAlpi e MiranHrovatin. 19anni senza giustizia. #giustiziaperilaria @ilariaalpiaward http://www.ilariaalpi.it/?p=5171

oppure scrivete il vostro tweet e usate questo hashtag: #giustiziaperilaria mentre su Facebook nella fan page del Premio Ilaria Alpi raccogliamo i vostri pensieri e ricordi.