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Giovanna Mezzogiorno: "Non arrivare alla verità sul caso di Ilaria e Miran sarebbe l'ennesimo fallimento per il nostro Paese"
17 maggio 2010

Giovanna Mezzogiorno: "Non arrivare alla verità sul caso di Ilaria e Miran sarebbe l'ennesimo fallimento per il nostro Paese". E' una dichiarazione di rabbia quella che Giovanna Mezzogiorno lancia da Cannes, dove è impegnata nella giuria del festival del cinema. Rabbia per una verità che ancora non c'è, nonostante siano passati oltre 16 anni da quel 20 marzo 1994, quando a Mogadiscio, un comando somalo uccide la giornalista Rai Ilaria Alpi e l'operatore Miran Hrovatin, in Somalia per raccontare la guerra che insanguina il Paese africano e il ritiro del contingente italiano dopo la fine della missione internazionale Restore Hope.

"Non arrivare alla verità sul caso di Ilaria e Miran sarebbe l'ennesimo fallimento per il nostro Paese", dice oggi Giovanna Mezzogiorno in riferimento all'appello lanciato dall'associazione Ilaria Alpi per chiedere verità e giustizia sul caso di Ilaria e Miran. Un Paese, l'Italia, continua la dichiarazione della Mezzogiorno, "già gravemente vessato da ingiustizie, corruzione politica, mancanza di rispetto nei confronti della magistratura, della libertà di stampa, delle istituzioni e, più in generale, di tutti i fondamenti della democrazia e della storia della nostra repubblica".

Giovanna Mezzogiorno Ilaria non l'ha conosciuta di persona, ma ne ha vestito i panni nel 2002 per il film "Ilaria Alpi - Il più crudele dei giorni". Per prepararsi alla parte ha però conosciuto i genitori di Ilaria, Giorgio e Luciana, si è documentata e ha iniziato ad amare quella figura di donna colta e coraggiosa, giornalista brava e impegnata, uccisa insieme al suo operatore per aver fatto fino in fondo il suo lavoro. Ma dopo anni di inchieste e di commissioni parlamentare, alla verità su quel duplice omicidio non si è arrivati e il rischio è che i mandanti restino per sempre nell'ombra.

"Mi auguro che questo non accada - conclude Giovanna Mezzogiorno - per poter mantenere vivo il rispetto nei confronti dello Stato e del Paese nel quale viviamo. Rispetto che, attualmente, viene già messo a durissima prova quotidianamente".