Non è attribuibile ad Ilaria Alpi il Dna isolato da una macchia di sangue misto repertata sulla Toyota acquistata negli anni scorsi dalla Commissione parlamentare di inchiesta sull'omicidio dell'inviata del Tg3 - uccisa a Mogadiscio, insieme con l'operatore Miran Hrovatin il 20 marzo del 1994 - e presieduta da Carlo Taormina.
La circostanza emerge dalla relazione di un consulente della Procura di Roma che ha disposto l'esame, e che è stata firmata dall'ematologo Renato Biondo della polizia scientifica, incaricato di esaminare la compatibilità delle macchie di sangue e quindi accertare la presenza di Ilaria Alpi sulla Toyota e se questa quindi fosse effettivamente l'auto attinta dalle raffiche di armi automatiche a Mogadiscio.
«Solo uno dei campioni ha permesso di estrapolare un profilo di Dna - scrive il perito della Procura - utile alla comparazione con il profilo ricavato da quello di Giorgio e Luciana Alpi.
Tale profilo è prodotto da una commistione di Dna di almeno due tipi. Sono state effettuate le comparazioni con il profilo fornito dai genitori di Ilaria Alpi e anche in questo caso si esclude la compatibilità con il profilo fornito dai predetti genitori».