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il gip ha respinto la richiesta di archiviazione
Su Ilaria Alpi non cala il sipario
Accolta la richiesta dei genitori della giornalista uccisa in Somalia: altri sei mesi per le indagini sull'omicidio
Fonte: Corriere on line, 3 dicembre 2007
3 dicembre 2007

Sull'omicidio della giornalista della Rai Ilaria Alpi non cala il sipario. Il giudice dell'udienza preliminare, Emanuele Cersosimo, ha infatti respinto la richiesta con la quale la Procura della Repubblica di Roma aveva chiesto l'archiviazione del procedimento riguardante la morte della giornalista della Rai uccisa in Somalia. La decisione è stata presa in accoglimento dell'opposizione fatta alla richiesta del pubblico ministero dai genitori di Ilaria Alpi, assistiti dall'avvocato Domenico D'Amati. Questi avevano sollecitato lo svolgimento di ulteriori accertamenti anche sulla base degli elementi raccolti dalla commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte della Alpi e dell'operatore Miran Htovatin.

ALTRI SEI MESI DI INDAGINI - Il gip, nel suo provvedimento, sempre secondo quanto riferito da D'Amati, ha dato 6 mesi di tempo ai pm, per fare ulteriori indagini. E' stato chiesto alle parti di mantenere il massimo riserbo in virtù dell'attività investigativa da compiere e delle persone coinvolte. Per l'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, è stato condannato in via definitiva Hashi Omar Hassan a 26 anni e 6 mesi. I suoi difensori hanno già avviato alla Procura di Perugia, in base sempre ai risultati della Commissione Taormina, richiesta di revisione del processo.

UCCISI PERCHE' SAPEVANO - Secondo il gip Cersosimo, Alpi e Hrovatin, alla luce degli elementi emersi, potrebbero essere stati uccisi per impedire che le notizie da loro raccolte «sui traffici di armi e di rifiuti tossici avvenuti tra l'Italia e la Somalia venissero a conoscenza dell'opinione pubblica italiana». Nel sollecitare nuovi accertamenti, il legale della famiglia Alpi, D'Amati, aveva sostenuto che «ci sono le prove per sostenere che Ilaria è stata assassinata perchè aveva scoperto i meccanismi illeciti di un traffico di armi e di dazioni di denaro legate all'affaire della cooperazione in Somalia».