E' durata appena tre giorni. Dopo una manciata di ore dalla sua apposizione, la targa in ricordo di Giuseppe Malacaria è stata sfregiata con il simbolo più atroce che l'umanità abbia mai partorito: la svastica nazista.
Abbiamo ancora negli occhi le immagini di domenica mattina, quando una Catanzaro civile e sensibile ha ascoltato le parole posate del suo Sindaco e quelle commosse del fratello di Malacaria e ha reso omaggio non solo alla memoria di una vittima innocente, ma anche alla propria memoria, quale città che nelle fase più difficili di questo Paese ha dato il suo contributo alla democrazia e alla libertà.
Siamo certi che l'amministrazione comunale cancellerà rapidamente i segni di questa vile aggressione, ma il punto centrale della vicenda è che il deturpamento della targa ci dimostra che esistono due Catanzaro. Quella che discute attraverso il confronto civile e che fa politica alla luce del sole, rispettando le diversità e la partecipazione, e quella che si nutre di violenza, di intolleranza e che agisce nel buio della notte, seminando i suoi inni alla morte e alla sopraffazione. E' ora di prendere coscienza che esistono nelle nostra città soggetti pericolosi che si rifanno all'ideologia nazista e al culto della violenza: i barbari sono tra di noi, sono cresciuti in questa città, hanno i loro luoghi di riferimento e continuano impunemente nella loro azione di propaganda e di minaccia.
Chiediamo a tutte le forze politiche e sociali di sinistra, di centro e di destra di non sottovalutare questi inquietanti segnali e di condannare con decisione il gesto di questa notte. Grava su tutti noi il compito di isolare, prima che sia troppo tardi, i barbari che vorrebbero inquinare la vita democratica di questa città.