Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto un appello dal Centro Impastato, che chiede supporto in difesa del grande lavoro portato avanti dal Centro stesso dal 1977 ad oggi.

Il Centro ci fa partecipi dell'impegno profuso dalla madre di Peppino Impastato, da suo fratello e da altri pochi intimi in un impegno forte e costante nella ricerca della verità.

Il Centro è chiamato oggi a difendere la memoria di Peppino Impastato nel modo giusto.

Noi siamo a fianco della famiglia Impastato e di tutti coloro che hanno avuto la fiducia della famiglia stessa per garantire una giusta divulgazione di Peppino, ucciso dalla mafia.

Il nostro garantismo di familiari di vittime di mafia non è del tutto peregrino e inopportuno, perché anche noi spesso viviamo la frustrazione di veder cavalcare le nostre vittime in un uso e consumo da parte della politica, senza neppure interpellarci.

Noi siamo convinti che nessuno meglio dei familiari delle vittime può esercitare una vera azione di contrasto a quelle organizzazioni criminali che hanno distrutto le nostre famiglie.
Tutto il resto non può essere del tutto scevro da opportunismi, e pur garantendo sempre la libertà di espressione, ci indigniamo a nome del Centro Impastato per quanto devono subire nel più totale silenzio da parte dei media.

Cordiali saluti

Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili