Ora da morta potrai spalancare le finestre con mani più sicure di quelle che ti reggevano da viva. Ora nessuno potrà dire di non sentire la tua voce...(U. Santino, Cara Felicia).
Il 6 dicembre, dalle ore 21.00, e il 7 dicembre, dalle ore 18.00, si svolgerà presso il Salone Comunale di Cinisi la manifestazione "La resistenza contro la mafia e il fascismo, un percorso comune", organizzata dall'Associazione Peppino Impastato-Casa Memoria, dal Centro Siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di Palermo e dall'A.N.P.I di Anzola dell'Emilia, in occasione del quarto anniversario della scomparsa di Mamma Felicia.
Quattro anni fa la coraggiosa madre di Peppino ci ha lasciati, dopo un lungo ed estenuante percorso di resistenza e di lotta, intrapreso subito dopo la morte del figlio e la rottura con la famiglia mafiosa, per salvarne la memoria dagli attacchi di chi, mafiosi ed uomini delle istituzioni assieme, voleva trasformarlo in un terrorista suicida.
È stata un caso unico nella storia dell'antimafia, con la sua costituzione di parte civile e la sua apertura contro la cultura del silenzio e dell'omertà, ma la sua determinazione richiama quella di tante donne, così come quella di tanti uomini, che hanno saputo reagire all'oppressione di un potere criminale, che sia fascista o mafioso, e hanno lottato strenuamente in difesa dei diritti di tutti e delle libertà fondamentali; donne e uomini che hanno resistito.
Durante questa due giorni verrà, quindi, costruito un ponte tematico tra l'esperienza della resistenza partigiana ed antifascista e il movimento dell'antimafia sociale, ponte rinsaldato dall'intervento di pièces teatrali, filmati e, soprattutto, dai racconti di diretti protagonisti e dei rappresentati di tre significativi comuni insigniti della medaglia d'oro per la resistenza.
Il filo rosso della memoria legherà con nodi saldi il ricordo della strage di Sant'Anna di Stazzema e quella di Marzabotto con la mattina del 9 maggio 1978, quando fu ritrovato il corpo straziato di Peppino. Luoghi e tempi diversi, ma animati dagli stessi ideali e sconvolti dalla violenza di un potere spietato.
Nella storia partigiana del dopoguerra la parola resistenza ha sempre definito un mobilitazione di massa vissuta dal basso, simile a quella che diede corpo all'antimafia ai tempi dei fasci siciliani e del movimento contadino degli anni '40, stroncata dall'intervento repressivo della mafia e delle istituzioni democristiane.
Oggi l'antimafia sociale, invece, riconduce ad un nuovo significato della resistenza, quella di pochi soggetti consapevoli che si oppongono nel completo isolamento ad un sistema onnipresente, tra l'atro perfettamente inserito e supportato da alcuni settori della politica e dell'economia.
È per questo che ricordiamo Felicia e chi come lei non ha ceduto.
Si ringraziano il Comune di Anzola dell'Emilia, il Comune di Marzabotto e quello di Stazzema per il loro sostegno.
6 Dicembre ore 21.00 Salone Comunale, Cinisi
Scalpiccii sotto i platani
Rappresentazione teatrale riguardante l'eccidio nazi-fascista di Sant'Anna di Stazzema.
di e con
Elisabetta Salvatori e Matteo Ceramelli
7 Dicembre ore 18.00 Salone Comunale, Cinisi
La resistenza si fa donna
Incontro con gli interventi di
Umberto Santino, CSD "G. Impastato", Palermo,
Michele Silicani, sindaco di Stazzema,
Loris Ropa, sindaco di Anzola dell'Emilia,
Sergio Cappelletti, comune di Marzabotto,
Marta Murotti, ANPI Bologna,
Adelmo Franceschini, ANPI Anzola,
Dante Franchi, ANPI Marzabotto,
Anna Puglisi, CSD "G.Impastato"- Palermo,
Felicia Vitale Impastato, Associazione Peppino Impastato - Casa Memoria.
Presentazione dell'Agenda antimafia "Le donne tra mafie e antimafia, subalternità e liberazione", curata dal Centro Impastato e proiezione del cortometraggio "Felicia, una storia di Resistenza contro la mafia", a cura di Antonella Restelli.