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Sentenza Giuseppe Casu: Il Giudice Nespoli assolve
Il Comitato Giuseppe Casu
24 giugno 2011

Questa sentenza ci riempie di amarezza. Questa sentenza non ha il potere di cambiare il passato, la realtà di ciò che è accaduto. La nostra condanna per il trattamento disumano subito da Giuseppe Casu resta immutata ed è sempre stata a prescindere da qualsiasi giudizio o sentenza emesso in una qualunque aula di tribunale. Riteniamo condivisibile il giudizio espresso da medici e dirigenti medici della ASL 8 ovvero:" la condotta medica è censurabile sotto il profilo clinico oltrechè etico; condividiamo il parere dei periti del Giudice, ovvero esiste un nesso di causalità tra il trattamento subito da Giuseppe e la sua morte. Giuseppe non doveva morire così. Quest'uomo è entrato sano in un ospedale ed è morto pesantemente sedato e legato ad un letto di contenzione. Ha trascorso sette giorni legato senza poter mangiare, nè bere, nè alzarsi in pedi, camminare, fumare, urinare da solo. Abbiamo sostenuto i familiari in questo processo solo perchè lo ritenevamo l'unico modo per far conoscere ai cagliaritani e agli italiani la storia agghiacciante di Giuseppe. Noi del Comitato abbiamo fiducia nelle persone libere di pensare e sentire, libere di esprimere un giudizio.

Questa sentenza premia gli psichiatri che praticano ancora oggi nel 2011 la contenzione fisica, questa sentenza premia la condotta negligente di chi non compila le cartelle cliniche, di chi non fa un elettrocardiogramma prima di dare farmaci pericolosi, di chi non fa una radiografia prescritta all'interno delle mura di un'ospedale, premia la sparizione di parti anatomiche utili a dimostrare la causa di morte di Giuseppe. Questa sentenza premia chi pensa di poter fare quello che vuole alla faccia dell'intelligenza di tutti. Questa sentenza ci lascia dentro un grande senso di giustizia negata e una profonda sfiducia.


Il Comitato Giuseppe Casu