Si dice esterrefatto il Comitato Verità e Giustizia per Giuseppe Casu all'ennesima sparizione tra gli atti dell'inchiesta della morte dell'ambulante di Quartu, deceduto nel 2006 durante un ricovero al Santissima Trinità. Dopo i reperti mal custoditi nel reparto di Anatomia e finiti chissà dove, anche la cartella clinica originale di Casu sarebbe sparita, come la direzione sanitaria ha dovuto ammettere ai carabinieri, inviati dal giudice Simone Nespoli. "Non finiamo di indignarci sempre di più - si legge nel comunicato stampa del Comitato - è fresca la notizia che ritroviamo nel Sardegna che titola: "Un nuovo giallo in Psichiatria sparita la cartella clinica di Casu". Tutto molto strano o forse molto scontato, dato che i punti cardine sui quali si incentra questo procedimento - il principale, che ha l'obbiettivo di stabilire le effettive cause della morte di Giuseppe - vertono su due cose importanti", sottolineano l'associazione, "e cioè poter analizzare nuovamente i reperti anatomici e sapere con certezza quali medicinali e in quali dosaggi e tempistiche gli siano stati somministrati...Ovvio che qui la cartella clinica in formato originale e gli organi di Giuseppe sono cruciali per stabilirne le vere cause di morte, ma entrambe sono misteriosamente sparite!". Oltre al processo principale di due medici curanti imputati di omicidio colposo, si è innestato un altro procedimento, per la sparizione dei reperti anatomici, custoditi in Anatomia (prima della sparizione) dal giorno dell'autopsia effettuata dal primario Antonio Maccioni, lo stesso che oggi è sospettato (ma lui respinge con forza le accuse) di aver fatto sparire le parti per favorire il collega accusato della morte del paziente, Gian Paolo Turri. Senza reperti la procura ha dovuto basarsi sul referto di Maccioni. Facile prevedere che ora indagherà sulla sparizione della cartella clinica originale.