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Processo Casu, verso un inchiesta-bis.
Fonte: Unine Sarda, 17 luglio 2009
17 luglio 2009

Il giudice sposa la linea del pm: le dichiarazioni dei quattro psichiatri citati in difesa del primario Giampaolo Turri e della collega Maria Rosaria Cantone sono auto indiziati. Quindi non sono utilizzabili nel processo a meno che non vengano riconvocati in Tribunale per essere sentiti con l'assistenza di un difensore. La quinta psichiatra, il cui esame era interrotto all'udienza del 24 giugno su sollecitazione del pm Giangiacomo Pilia, sarà invece richiamata dal giudice Simone Nespoli per il primo ottobre: dovrà nominare un avvocato e a quel punto, come gli indagati di reato connesso, potrà avvalersi della facoltà di non rispondere.

Continue sorprese.

Il processo per la morte al Santissima Trinità di Giuseppe Casu, l'ambulante quartese ricoverato con un trattamento sanitario obbligatorio e ucciso da una trombo-embolia polmonare dopo 6 giorni di contenzione fisica, riservata continue sorprese. Non è chiaro se il pm che accusa Turri e la Cantone di omicidio colposo aggravato dalla previsione dell'evento abbia aperto un'inchiesta stralcio sui cinque psichiatri. Stando alle dichiarazioni reste in aula dal pm, i cinque si sarebbero sostanzialmente autoaccusati affermando in Tribunale di aver condiviso, durate il loro turno, le cure somministrate al paziente da Turri e dalla Cantone. Questa, almeno è la chiava dell'accusa, gli avvocati difensori li avevano invece chiamati a testimoniare l'esatto contrario: erano talmente corrette le cure decise da Turri e dalla Cantone che le avevano condivise singolarmente anche gli altri cinque psichiatri che avevano seguito Casu durante il ricovero al Santissima Trinità. A questo punto l'esito dell'inchiesta-stralcio è strettamente legata al processo in corso: se Turri e la Cantone dovessero essere assolti si sgonfierebbe ancor prima di nascere anche l'indagine bis, altrimenti saranno guai anche per i cinque psichiatri che da testimoni rischiano di diventare indagati.

Aveva 60 anni.

Giuseppe Casu aveva 60 anni quando, il 22 giugno 2006, è morto sei giorni dopo il ricovero seguiti al trattamento sanitario obbligatorio chiesto dal sindaco di Quartu. Il primario e il medico curante erano subiti finiti sotto inchiesta e, dopo il rinvio a giudizio, Turri era stato sospeso dal servizio per cinque anni dalla Asl 8 ( e di recente riammesso ). Poi era saltata fuori l'inchiesta misteriosa sulla sparizione dei reperti anatomici del paziente dal reparto di Anatomia patologica con l'arresto, e la successiva sospensione (anche questa presto rientrata ) del primario di Antonio Maccioni accusato di soppressione di parti di cadavere, favoreggiamento, frode processuale, falso materiale, ideologico e per soppressione insieme al tecnico di dello stesso reparto Stefano Esu.