(ANSA) - CAGLIARI, 21 NOV - 'L'iscrizione a giudizio del primariodel Servizio Psichiatrico dell'ospedale cagliaritano SantissimaTrinità, nonché della psichiatra cha aveva in cura Giuseppe Casu nellasettimana maledetta che ha portato alla sua morte in ospedale, riportal'attenzione su un caso congiunto di mala sanità e abuso di potere sulquale mi auguro si possa fare piena luce per ridare alla famiglia Casufiducia nello Stato e nella giustizia'. Lo ha detto il senatore MauroBulgarelli, capogruppo di Insieme con l'Unione in commissione Giustiziadel Senato, in merito alla vicenda dell'ambulante di Quartu S.Elenamorto per tromboembolia polmonare durante un ricovero imposto contrattamento sanitario obbligatorio. 'Alla notizia che parti delcadavere di Casu potrebbero essere state sottratte per impedirel'accertamento della verità' - continua Bulgarelli, che proprio oggi hapresentato la terza interrogazione sulla vicenda - si aggiunge quellache il Tso subito da Giuseppe Casu il 15 giugno dello scorso anno non èstato comunicato al giudice tutelare per la convalida entro le 48 oresuccessive, come prescrive la legge, ma sarebbe giunto solo il 20giugno'. 'E' l'ennesimo risvolto inquietante di una vicenda che indignae in merito alla quale occorre arrivare al più prestoall'individuazione di responsabilità certe, affinché fatti del generenon abbiano più a ripetersi e ai familiari di Casu - concludeBulgarelli - sia assicurata finalmente verità e giustizia'. (ANSA).
Note:
ecco il testo dell'interpellanza:
Interrogazione a risposta scritta:
Ai Ministri della salute e della giustizia
Premesso che:
l'interrogante, in data 07.11.2006 e 05.06.2007 , ha già presentato due interrogazioni a risposta scritta sulla morte del sig. Giuseppe Casu, pensionato e venditore ambulante non autorizzato di frutta e verdura, avvenuta in data 22.06.2006 per tromboembolia polmonare sopraggiunta dopo aver trascorso una settimana, sedato e costretto fisicamente, presso il Servizio Psichiatrico di diagnosi e Cura dell'Ospedale Santissima Trinità di Cagliari, a seguito di un'ordinanza di Trattamento Sanitario Obbligatorio disposta dal Sindaco del Comune di Quartu S. Elena;
in un articolo del 18.11.2007, pubblicato dal giornalista Walter Falgio sul quotidiano Liberazione, si riporta che "il trattamento sanitario obbligatorio subito da Giuseppe Casu il 15 giugno dello scorso anno non è stato comunicato al giudice entro i termini di legge. Il pensionato è morto nelle stanze dell'ospedale durante un ricovero coatto non convalidato nei tempi stabiliti";
nel succitato articolo si riferisce anche della strategia difensiva dei legali della famiglia Casu, gli avvocati Mario Canessa e Dario Sarigu, secondo i quali "il fatto documentalmente provato della trasmissione tardiva al giudice dell'ordinanza sindacale relativa al Tso applicato a Casu, può rappresentare un'ipotesi di reato da approfondire";
la documentazione a cui fanno riferimento i legali è relativa all'ordinanza numero 7 del 15 giugno 2006 con cui il sindaco di Quartu Sant'Elena ha disposto il ricovero con Trattamento Sanitario Obbligatorio, che per legge deve essere trasmesso al giudice tutelare per la convalida entro le 48 ore successive. Invece, come risulta dal timbro di deposito della Cancelleria del Tribunale, il giudice ha ricevuto la notifica solo il 20 giugno;
lo stesso dispositivo di TSO, come risulta da un modulo prestampato della Asl relativo al ricovero del signor Casu, è stato comminato per un non meglio specificato stato di "agitazione psicomotoria", mentre nelle foto depositate presso la Procura di Cagliari dal fotografo free lance Italo Orrù, presente in data 15.06.2006 sul luogo del fermo di Casu, lo stesso Casu viene ritratto in pose scherzose e sorridenti con i militari dell'arma che mettevano in atto il provvedimento, in una situazione che sembra smentire lo stato di agitazione alla base del ricovero;
secondo quanto risulta all'interrogante la Procura di Cagliari ha già aperto in merito alla vicenda diversi procedimenti a carico di Giampaolo Turri, il primario del Servizio psichiatrico dell'ospedale cagliaritano Santissima Trinità, e Maria Cantone, la psichiatra dello stesso reparto che ha
avuto in cura il pensionato; le ipotesi di reato sono omicidio colposo, frode processuale e distruzione di parti di cadavere;
quest'ultima ipotesi di reato è stata avviata dopo che i consulenti tecnici della Procura si sono accorti che il contenitore con le parti anatomiche del pensionato, morto per tromboembolia, sarebbe stato scambiato con un recipiente contenente parti del corpo di un altro paziente, morto sempre per
tromboembolia, causata però da un tumore;
si chiede di sapere:
quale sia stata l'esatta dinamica per cui il TSO disposto nei confronti del signor Casu dal Sindaco di Quartu S. Elena, Maria Giovanna Cappai, sia stato notificato al giudice al di fuori dei termini di legge;
se ad oggi sia ancora possibile effettuare nuovi esami sui resti del signor Casu onde specificare le esatte cause del decesso, o se, a seguito della sostituzione riscontrata dai tecnici della Procura di Cagliari, siano andate perse tutte le possibilità di ricostruire con precisione fatti e dinamiche che hanno portato alla morte dell'ambulante;
se i ministri in indirizzo non ritengano opportuno verificare l'ipotesi fatta da numerosi osservatori relativa alla volontà dell'amministrazione comunale e del comando dei vigili urbani di Quartu S. Elena di infliggere una punizione esemplare al più vulnerabile degli ambulanti abusivi presenti nel territorio comunale, che sarebbe poi sfociata nella tragedia alla base di questa interrogazione.
Roma 21/11/2007
Sen. Mauro Bulgarelli