FIRENZE, 12 SET - I familiari delle vittime di Via dei Georgofili chiedono al Parlamento di non porre alcun limite all'utilizzo delle intercettazioni telefoniche da parte della magistratura nel caso di inchieste su fatti gravi come le stragi della primavera-estate 1993. L' Associazione, in una nota, ricorda come ''i limiti imposti all'utilizzo dei tabulati telefonici crearono in passato problemi alla magistratura''. ''I nostri dubbi che l' archiviazione di indagini sui 'mandanti esterni a Cosa nostra' per le stragi del 1993'' fosse dovuta proprio ai ''limiti imposti all' uso di determinate tecnologie - precisa la nota - non sono mai stati fugati''. Per questo l' associazione chiede al parlamento ''la massima attenzione nel redigere un testo di legce, il quale in nessun caso dovra' ancora una volta porre limiti alla magistratura che cerca la verita' su crimini orribili come quello eseguito dalla mafia a Firenze la notte del 27 maggio 1993 in Via dei Georgofili, ma voluto fortemente da altri soggetti''. (ANSA).