"Non può esistere nessuna valida Ragion di Stato , Procuratore Antonio Ingroia, che possa fermare le indagini e i conseguenti processi per la trattativa Stato Mafia" conseguenza chiarissima della strage del 27 Maggio 1993 in via dei Georgofili a Firenze, la così detta strage del 41 bis.
Dietro a quale "ragion di Stato" si potrebbero mai nascondere omicidi come quello di Caterina Nencioni , Nadia Nencioni i loro genitori e Dario Capolicchio o il massacro di 48 persone oggi invalide?
Di cosa stiamo parlando, Gentilissimo Procuratore, quale ragion di Stato? Per esempio di sporchi traffici illegali aggirando le leggi forse a livello statale?
O cosa d'altro per l'amor di Dio giustificherebbe una Sua frenata su tutto il fronte, compresa la partenza per il Guatemala a cercare giustizia?
Siamo costernati davanti a magistrati che hanno gettato il sasso nello stagno e oggi lasciano titolare dai giornalisti :" Se c'è stata ragion di Stato torneremo indietro" .
Abbiamo sempre avuto dubbi che la Procura di Palermo non ci avrebbe portato da nessuna parte , oggi quei dubbi si sono trasformati in angosce , infatti già dal 1996 al 2002 le indagini sui "concorrenti esterni a cosa nostra" per le stragi del 1993 sono state svolte con una enorme difficoltà anche a causa di sassi lanciati nello stagno , con una mano che si ritirava immediatamente a tempo debito.
Non è una questione di alcuni "sistemi criminali", è una questione di Sistema che salva se stesso lasciando ammazzare i figli degli altri, mai figli di politici.
Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili