I nostri vivi complimenti alla procura distrettuale antimafia di Palermo e a quanti ogni giorno ci mettono nelle condizioni di comprendere le possibilità infinite di "cosa nostra".
Alla luce delle nuove indagini e delle rivelazioni su Nunzia Graviano sorella dei boss di Brancaccio Giuseppe e Filippo Graviano stragisti in via dei Georgofili, vorremmo sapere se la sorella Nunzia poteva incontrare tranquillamente i due fratelli e scambiare con loro vedute .
Del resto il 41 bis di Giuseppe Graviano è stato depauperato dell'isolamento diurno come norma vuole ,infatti può socializzare durante il giorno con altri carcerati e con i parenti più stretti come sarà?
Non crediamo che Giuseppe e Filippo non fossero a conoscenza dell'attività della sorella nel mandamento di Brancaccio .
Più forte che mai chiediamo una norma più consona ai mafiosi non collaboranti con la giustizia come Giuseppe Graviano.
Gaspare Spatuzza nel processo Tagliavia che ci riguarda molto da vicino ,visto che della morte dei nostri figli si tratta, ha parlato di un incontro al Bar Doney a Roma nel 1994 con Giuseppe Graviano che gli avrebbe detto :"i morti di Firenze ci sono serviti a fare politica" .
Siamo stanchi e terribilmente nauseati dalle continue scoperte che gli inquirenti fanno sul conto della famiglia Graviano di Brancaccio.
Ovvero sapere che i fratelli Graviano sono ricchi sfondati e forse dal carcere gestiscono malgrado il "41 bis" i loro affari ,a noi le vittime della strage di via dei Georgofili che soffriamo le pene dell'inferno per avere riconosciuti i nostri diritti, fa male ,troppo male.
Il sangue dei nostri morti grida vendetta da sempre , noi comunque cerchiamo di placare i nostri animi attraverso la legge , nel totale rispetto delle norme, ma il sistema ogni giorno ci mette in difficoltà rendendosi complice dell'azione mafiosa più vigliacca che storia d'Italia ricordi: la strage di via dei Georgofili.
Sia ripristinato il "41" bis con isolamento diurno a Giuseppe e Filippo Graviano affinchè non possano trasmettere messaggi all'esterno sia a parenti ,altrettanto mafiosi ,come a probabili uomini delle istituzioni più che deviati.
Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili