Quando si da la stura non si sa mai dove si va a finire.
Infatti in queste ore non sentiamo dire altro che "questo è un Paese di merda".
Noi non lo abbiamo mai detto che viviamo in un Paese di merda, eppure il 27 Maggio 1993 siamo andati negli ospedali di tutta Firenze a contare i morti e i feriti sotto trecento chili di tritolo stragista ed eversivo.
Nel corso di questi 18 anni abbiamo ingoiato tanti di quei rospi che solo Dio lo sa: dalle elemosine statali delle prime ore della strage , alle cause penali carenti in quanto rivolte esclusivamente alla mafia esecutrice ed ai suoi mandanti interni all'organizzazione criminale.
Siamo passati attraverso cause civili intentante contro cosa nostra , per far fronte alle quali lo Stato ha dovuto farci camminare a testa in giù per arrivare a vederle onorate.
Siamo arrivati fino a dover vedere gli invalidi della strage all'80% , ai quali non è ancora stata riconosciuta le pensione da parte degli Enti Previdenziali che si arroccano dietro a scuse che fanno venire da piangere.
E come se non bastasse oggi dobbiamo mettere in conto la probabile abolizione parziale dell'IRPEF alle quale abbiamo diritto per legge ,messa a rischio da una finanziara che neppure quella osiamo chiamare di merda.
Meglio sarebbe imparare a rispettare il nostro Paese nel senso più vero della parola e smetterla di rubare a piene mani il denaro pubblico, come è avvenuto quando hanno massacrato i nostri parenti in via dei Georgofili e come ha continuato ad essere rubato in questi 18 anni tanti dall'attentato del 27 Maggio 1993.
Meglio sarebbe far pagare alla mafia e ai mafiosi collusi con la mafia politici e non , una volta per tutte, quelle lacrime e sangue che solo noi abbiamo versato, ma che malgrado tutto non riescono a farci dire che questo nostro Paese è un Paese di merda.
Questo perché noi il senso dello Stato lo abbiamo oggi più forte che mai e non lo faremo mai venire meno, perché per questo i nostri figli sono morti a Firenze all'1,04 di pochi anni fa: per la mancanza di senso dello Stato e per questo gettava merda su tutto.
Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili