De relato o no , sono quei 180 giorni previsti affinché un collaboratore di giustizia dica tutto ad essere una maledizione, e questo lo sanno anche i sassi, come anche i sassi sapevano che i nostri figli sarebbero stati uccisi in via dei Georgofili e non hanno mosso un dito.
Comunque Gaspare Spatuzza dopo aver letto la lettera che gli abbiamo scritto pubblicamente, ci ha risposto con una lunga missiva.
Ci chiede il perdono tra le altre cose, e questo è l'unico passaggio della lettera al quale noi non daremo risposta positiva, perché il perdono spetta a Dio non a noi.
Daremo però a Spatuzza tutto il nostro sostegno e supporto visto che tre Procure lo dichiarano attendibile quale collaboratore di giustizia, e solo quando la magistratura cambierà idea su di lui noi faremo altrettanto.
Ci batteremo per l'estensione ad un periodo più ampio per le verbalizzazioni dei collaboratori di giustizia, e naturalmente con una norma ad effetto retroattivo come lo si invoca da molte parti per altra norme.
Gaspare Spatuzza ci ha scritto cose che ci hanno toccato e cose interessanti , abbiamo imparato, nostro malgrado a dover apprezzare i collaboratori di giustizia tanto tempo fa , continueremo a farlo e non possiamo certo comprendere chi sta mettendo la vita di Spatuzza a repentaglio.
Del resto il 27 Maggio 1993, abbiamo avuto modo di capire cosa voglia dire essere messi nelle mani della mafia da forze fin troppo palesi ,colluse in affari con l'organizzazione criminale "cosa nostra" , per questo dobbiamo trovare la forza di supportare chi afferma di essersi "pentito" e di voler ad ogni costo aiutare la giustizia.
Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Note:
http://www.reti-invisibili.net/georgofili/articles/art_14556.html