Il capo di "Cosa nostra" Salvatore Riina ci riprova, questa volta pare pensare alla richiesta di grazia con l'aiuto della Chiesa attraverso l'arcivescovo di Milano.
"E' malato ed ha 79 anni "lamenta il suo avvocato e al di là del fatto che della richiesta di grazia il legale non sa nulla, dice l'avvocato di Riina : si potrebbe pensare ad un alleggerimento del 41 bis e di tutto il sistema detentivo per alleviare le pene dell'anziano boss.
Pare di essere ritornati ai tempi in cui "totò u' curto" tritolo alla mano chiedeva attraverso il suo "papello" alleggerimenti del 41bis, allora li chiedeva a suon di massacri di bambini e ragazzi e bombe sotto le chiese, oggi il lupo si è dipinto le zampette di agnello mentre lancia comunque i suoi messaggi ,e così noi non gli crediamo.
Anche noi vorremmo un alleggerimento delle condizioni di vita dei nostri invalidi all'80% che sono maledettamente giovani per non poter più lavorare, ma sono tutti quanti girati di là e i giornali non lo scrivono.
Collabori con la giustizia Salvatore Riina, dia la possibilità ai Giudici di mandare in galera i "mandanti esterni a cosa nostra" per la strage di via dei Georgofili, così oltre a contribuire ad una grande azione di giustizia verso di noi, e verso l'Italia, potrà passare il resto dei suoi giorni fuori da regime di 41 bis.
Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Vice Presidente Portavoce
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili