Auspichiamo che l'Agenzia costituita per le gestione dei beni confiscati alla mafia, fortemente voluta affinché quanto di proprietà illecita della criminalità organizzata venga destinato a coloro che la mafia ha defraudato dei propri diritti, individui a breve la forma più rapida per apportare risorse giuste al Fondo 512 legge del 1999.
Ancora una volta rammentiamo che il Fondo 512 prevede una sentenza penale passata in giudicato contro mafiosi che si sono macchiati di crimini orribili, quindi una sentenza civile che provveda a risarcire le vittime di mafia, sia l'espressione più forte di civiltà per il contrasto alle organizzazioni mafiose che un Paese possa darsi.
Attualmente il Fondo 512 non ha sufficienti risorse per onorare giustamente il debito che lo Stato ha verso le vittime di mafia.
Insistiamo fortemente tenendo fede ad una nostra radicata posizione verso il Fondo 512, perché temiamo che la politica conti troppo su un ritorno dei beni confiscati alla mafia per i propri interessi partitici e per questo stia lavorando più che alacremente in queste ore, piuttosto che impegnarsi come dovrebbe pensando alle vittime di quella mafia che è risultata nel 1993 terroristica ed eversiva.
Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Vice Presidente Portavoce
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili