Non abbiamo dubbi sul "compito insostituibile non solo di semplice vigilanza ma anche di attenta osservazione che possa impedire la trasmissione di notizie tra l'interno e l'esterno delle carceri da parte della Polizia penitenziaria", come asserito dal Ministro della Giustizia, il guaio è che altrettanto scrupolo lo mette la mafia in senso contrario e qualcuno riesce a portarli fuori quei famigerati pizzini diretti a Matteo Messina Denaro, l'uccel di bosco che balla sulla cassa dei nostri morti e i suoi soldi non hanno potuto per ora essere usati per risarcire i nostri invalidi.
La nuova legge sul "41 bis" quindi oltre che rapida, perché ormai da troppo tempo è solo una promessa, dovrà anche prevedere che uomini come Gioachino Calabrò e Salvatore Benigno stragisti a Firenze il 27 Maggio 1993 in via dei Georgofili tornino a "41 bis".
Se ciò non avverrà, tutto sarà vanificato, perché i mafiosi rei della strage di Firenze e molti altri ancora passati a carcere normale , hanno sicuramente più agilità di movimento sia all'interno del carcere che verso l'esterno .
Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili