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comunicato da associazione vittime strage via dei Georgofili
Giovanna Maggiani Chelli (Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili)
9 marzo 2007

Continuano da parte di coloro che hanno voce in Parlamento, gli attacchi al regime del sistema carcerario di "41 bis" , sfruttando l'immagine che ne deriva da malattie terminali di uomini appartenenti alla mafia.

L'On.Le Sergio D'Elia durante il "question time" in data 7 Marzo 2007, sul tema del 41 bis, ha escluso che le cure necessarie possano raggiungere attraverso il sistema di carcere speciale i boss della mafia.

Abbiamo seri motivi per credere che ciò non sia vero, visto che i mafiosi dal carcere fanno ciò che vogliono, nel nostro caso hanno ordinato dal carcere di votare per partiti che gli avrebbero garantito l'annullamento del 41 bis.

Inoltre siamo fortemente indignati di non avere voce in Parlamento, come coloro che hanno trovato attraverso la politica ,aperte le porte dei luoghi istituzionali più importanti , consentendogli così di poter perorare cause che vanno anche a vantaggio della mafia terrorista.

Noi i familiari delle vittime della strage di Firenze del 27 Maggio 1993, possiamo solo piangere sul "41 bis" che i mafiosi hanno preparato per i nostri familiari rimasti invalidi , e per quelli che di tumore sono già morti a causa della strage.

Vogliamo parola in Parlamento.

Cordiali saluti


Giovanna Maggiani Chelli

Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili