18 marzo 1978, 18 marzo 2011
Sulla strada è meglio....la memoria della strada.
SIAMO IN VIA MANCINELLI DALLE ORE 17.30 e
DALLE ORE 19 con :
Danila Tinelli, madre di Fausto,
Rosa Piro , madre di Davide "Dax"
Daniele Biacchessi, Kerouac e Gaetano Liguori
Canto di vita e di strada con Alessio Lega, Marco Rovelli, Paolo Ciarchi
Giuliano Giuliani, nel decennale dei fatti di Genova 2001 e di Carlo
I bambini che non hanno paura della strada
La memoria della strage di Brescia
L'Ambulatorio popolare di via dei Transiti
Stralci dello spettacolo "la memoria è vuota" scritto da Ilo Steffenoni, studente del Liceo Scipione Maffei di Verona.
Presentazione del film di Osvaldo Verri: "exil d'un drapeau"
Associazione Gnu sound in concerto.( quest'anno ci teniamo in particolar modo ad ospitare le band emergenti, che non trovano certo le braccia aperte in questa lugubre Milano).
Sappiamo che Fausto e Iaio sono nel cuore di tantissime persone e questo ci da la forza di non arrenderci, perché ci possa essere un futuro migliore per tutti, proprio come essi volevano.
Associazione familiari e amici di Fausto e Iaio
(In caso di pioggia , ci trasferiamo nell'auditorium del parco trotter, ingr. via A. Mosso 7, ang. via Padova)
33 anni sulla strada ......la memoria della strada.
Ogni anno ricordiamo Fausto e Iaio , cercando di mantenere vivo non solo il ricordo ma anche i loro valori, gli ideali di giovani impegnati per un mondo migliore. Oggi il nostro impegno è necessario per contrastare i tentativi di riscrivere la storia, la Costituzione.
La memoria di Fausto e Iaio è memoria antifascista. Ma la memoria di ieri impone di parlare del presente in una città che vede le destre di governo proteggere e sostenere i gruppi neofascisti, erogando loro finanziamenti pubblici per aprire nuove sedi in cui si omaggiano criminali nazisti, che militarizza i territori e vorrebbe chiudere i pochi spazi di socialità ancora esistenti. Milano è la città che ha visto sette anni fa tre fascisti assassinare Dax e in cui solo tre anni fa un ragazzo di 19 anni, "Abba"Abdoul Guibre, veniva ucciso a sprangate per strada.
L'amministrazione Moratti nasconde e non risolve le problematiche della convivenza civile, democratica e sceglie come unica soluzione, peraltro dispendiosa e inutile nonche' dannosa,quella di mandare via dalle strade rom, prostitute, senzatetto, cioè togliere alla vista cio' che è scomodo.
Ma la realta' quotidiana di persone, di cittadini che dimostrano di avere senso civico, che convivono nei luoghi di lavoro, nelle scuole, contraddice e smonta l' eterna campagna elettorale sulla paura, sul nemico; dobbiamo avere paura della superficialita', dell'ottundimento, del razzismo che ci portano a chiudere le nostre porte.
IL GIOCO DEL MONDO, UN ALTRO MONDO E' POSSIBILE, ORA!
Noi abbiamo vissuto nei cortili delle case , nelle strade, nei giardini, sulla strada, questi erano i nostri luoghi di gioco, di scambio, di socializzazione, di crescita, di vita in comune.
Per noi la strada è stato anche un luogo di intervento politico, con la gente e per la gente, con il senso di appartenenza ad un quartiere, ad una citta', ad un mondo per socializzare, per condividere la realta' quotidiana fatto anche di sogni, di ideali, di impegno civile e politico.
Per voi oggi la strada, i cortili delle case, i giardinetti non sono più luoghi d'incontro, di giochi fatti di niente con tanti bambini che assieme si divertono, litigano, si riappacificano.
Oggi avete paura della strada perché insicura, perché sporca, perché l'in rinchiude nelle nostre case anche se fuori c'è il sole.
Noi due dovremmo odiare la strada che porta ancora il riverbero del nostro sangue dopo che uno sparo omicida ha stroncato la nostra giovinezza. No, non odiamo la strada perché insieme abbiamo percorso le strade del nostro quartiere con tanti altri ragazzi che come noi si impegnavano perché l'eguaglianza, la pace, la dignità non rimanessero parole senza significato.
Oggi vi chiediamo di trasformare le strade del nostro quartiere come le avevamo lasciate noi con tanti bambini che giocano, tante persone che si incontrano, si sorridono, parlano, socializzano perché ritorni a Milano anche la nostra primavera stroncata da un colpo di pistola fascista.
FAUSTO E IAIO