Il 18 marzo 2007 il Progetto Rebeldía ha occupato e restituito alla città i giardini di via Nino Bixio.
Sono passati due mesi da quando il 14 gennaio il Laboratorio delle disobbedienze Rebeldía ha aperto, liberato ed iniziato a pulire uno spazio pubblico: non si tratta di un'area particolarmente degradata o di difficile intervento, ma di una striscia di verde adiacente alle mura in via Nino Bixio, in stato di abbandono e parzialmente utilizzata come discarica.
Un'area inserita nel cuore di Sant'Antonio, un quartiere ormai da diverso tempo al centro dell'attenzione e del dibattito cittadino.
L'iniziativa promossa da Rebeldía ha avuto una buona risposta da parte degli abitanti del quartiere stesso, che si sono rimboccati le maniche e si sono uniti con noi per estirpare le erbacce, eliminare la spazzatura accumulata e smaltire i rifiuti gettati al di là del muro proprio in virtù dell'evidente incuria in cui versava il giardino prima del nostro intervento.
In quella occasione avevamo chiesto pubblicamente al Comune di intervenire completando la pulizia dell'area e prevedendo un'illuminazione adeguata ed elementi di arredo urbano, ma nulla è stato fatto.
Per questo oggi siamo tornati in questi giardini, per completare la pulizia e restituire così questo spazio verde alla città.
In questa stessa data, 29 anni fa, a Milano, Fausto e Iaio, due ragazzi come noi, venivano barbaramente trucidati. Gli alberi che oggi piantiamo cresceranno per ricordare le loro vite spezzate: a loro abbiamo deciso di dedicare quello che oggi torna finalmente ad essere parco pubblico. Al Comune chiediamo adesso di mantenere e tutelare questo giardino e il nome che gli abbiamo dato.
Progetto Rebeldía