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Pene degne di uno stato autoritario
Comitato verita' e giustizia per Genova
9 ottobre 2009


La sentenza di oggi è scioccante. Pene così pesanti, fino a 15 anni, per persone accusate di reati contro le cose, e non contro le persone, sono del tutto sproporzionate e fuori anche dal senso comune. Al G8 di Genova l'uccisione di una persona è stata archiviata senza processo e le inusitate violenze compiute da uomini in divisa contro persone indifese, alcune ferite molto gravemente, sono state punite con pene lievi, per lo più coperte dalla prescrizione. Questa ingiusta e inedita sproporzione, più che a un paese democratico fedele allo stato di diritto, fa pensare alle sanzioni inflitte dagli stati autoritari contro i dissidenti. E' una sentenza inquietante e dovrebbe allarmare tutti.

Le assoluzioni dei manifestanti coinvolti negli scontri in via Tolemaide confermano il giudizio espresso questa estate dalla Corte Europea per i diritti dell'uomo, che ha condannato lo stato italiano - a causa della sua fallimentare gestione dell'ordine pubblico - a risarcire la famiglia Giuliani. Lo stato italiano, anziché chiedere scusa alle vittime e a tutti i cittadini e invece di avviare un'operazione di ricambio al vertice delle forze di polizia, ha addirittura promosso e omaggiato i maggiori dirigenti, responsabili sotto il profilo morale e professionale di una delle pagine più nere nella storia delle forze dell'ordine italiane.