Il comportamento dell'Italia dei Valori e dell'Udeur che con il loro voto non hanno permesso di approvare la commissione d'inchiesta sui fatti del G8 a Genova è qualcosa di scandaloso e ripugnante. Rifondazione Comunista si è sempre attenuta al programma unitario e ne ha sempre difeso e sostenuto l'attuazione, facendosi carico con grande senso di responsabilità anche delle scelte di governo in esso non contemplate. Non si può dire lo stesso per altre componenti della coalizione dell'Unione, che un giorno minano con la loro rissosità la stabilità dell'alleanza e un altro giorno ne protestano il programma. Da dove vengano le minacce alla coesione dell'Unione e alla tenuta del Governo è evidente. A Genova è stato sospeso lo stato di diritto: è tempo di promuovere una forte mobilitazione in tutto il Paese per evitare che le violenze perpetuate dalle forze dell'ordine creino una frattura con un'intera generazione. Torneremo in migliaia per le strade di Genova, quelle stesse strade che abbiamo percorso correndo con i blindati che ci inseguivano per investirci, asfissiati dai gas lacrimogeni CS vietati dalla convenzione di Ginevra sulle armi di guerra, con 22 proiettili sparatici addosso di cui uno ha ucciso Carlo Giuliani, con le lacrime agli occhi per difendere i nostri compagni e i nostri fratelli da quel folle dispositivo di repressione cilena. La storia di Genova, la verità su Genova noi la conosciamo già perchè la violenza, i pestaggi, le brutalità le abbiamo viste in faccia, quella verità la grideremo per le strade di Genova, e nelle piazze di tutta Italia con la rabbia e l'indignazione di chi in quei giorni ha perso i denti spaccati a colpi di manganello, di chi ha perso un figlio, di chi ha perso il sonno. Torniamo a Genova per abbattere quel muro delle reticenze, degli insabbiamenti, delle omertà, dei depistaggi, dietro la quale tentano di nascondere le responsabilità politiche e istituzionali della mattanza fatta per le strade, delle torture e delle umiliazioni fatte alla caserma Balzaneto, delle ossa rotte fatte alla scuola Diaz. La verità a 360 gradi la pretendiamo noi e non certo Di Pietro, che nella sua demagogia e populismo continua a negare che anche lui ha sottoscritto un programma di governo nel quale si parla espressamente di una commissione d'inchiesta sulle responsabilità istituzionali e politiche per i tragici fatti del G8 e non certo per istituire un tribunale politico contro questo o quel manifestante. Per queste indagini già esistono i tribunali ordinari che infatti sfornato un'udienza dietro l'altra: se Di Pietro ha nostalgia per il suo vecchio lavoro, può sempre tornare a fare il Pm.
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